Il latino fa bene a tutti, il greco ... a molti! Questo il motto iniziale della pagina curata da tre professori di liceo di Messina, Firenze e Palermo: Antonella Lo Castro, Giampiero Marchi e Lorenzo Sciajno. La pagina nasce dalla volontà di condividere la comune esperienza di insegnamento tramite il cosiddetto Metodo Ørberg o Metodo Natura, un modello di insegnamento delle lingue antiche molto più simile a quello attualmente in uso per l'apprendimento delle lingue straniere (inglese, francese, spagnolo, tedesco).
Gli interventi degli autori hanno quasi sempre come oggetto la didattica e i problemi connessi con la pratica e l'insegnamento della lingue antiche, ma sono spesso anche motivo per una riflessione generale sulla realtà degli studi classici nel nostro paese.
Creata nel 1913 è la fondazione che cura le rappresentazioni classiche presso il teatro greco di Siracusa. Le rappresentazioni sono spesso una rilettura attuale dei testi antichi e nella prestigiosa storia dell'istituto sul palco del teatro antico si sono avvicendati i maggiori attori e registi teatrali.
Dall'anno 2000 le rappresentazioni sono divenute annuali e si svolgono tradizionalmente tra la fine di maggio e il mese di giugno e sempre a cavallo del tramonto, come era consuetudine nella Grecia antica.
Pagina curata dall'Accademia Fiorentina di Papirologia e di Studi sul Mondo Antico. Il Notiziario Italiano di Antichistica è un bollettino telematico di informazione sia sulle principali iniziative realizzate in Italia nel settore degli studi classici (convegni, seminari, incontri di studio) sia sulle nuove pubblicazioni (riviste, miscellanee, volumi, strumenti multimediali). Talvolta diffonde anche notizie su manifestazioni culturali che si svolgono all'estero.
Due curiose proposte dal nord dell'Europa. Ephemeris è un sito di notizie interamente redatto in latino nato a Varsavia per iniziativa di un gruppo di specialisti. Nuntii latini è uno spazio all'interno della radio nazionale finlandese che già dal 1989 è dedicato alla divulgazione delle notizie in lingua latina.
Capita di leggere commenti critici su tali operazioni che, secondo alcuni detrattori, banalizzerebbero la lingua latina per mezzo un artificiale quanto sterile tentativo di restituirla come lingua viva. Tali giudizi sono probabilmente troppo severi e non tengono conto di quello che si mostra più semplicemente come un innocuo divertissement che la tecnologia concede senza cercare di dare un'autorevolezza che gli autori non ricercano.
Avvertenza: a parte le ovvie differenze di accento gli ascoltatori italiani noteranno subito una diversa pronuncia che ad un orecchio inesperto potrebbe sembrare addirittura scorretta. Si tratta invece della pronuncia classica del latino, la cosiddetta restituée o restituta in uso ormai in tutta Europa laddove in Italia è normalmente usata la tradizionale pronuncia ecclesiastica medievale.
Pur a distanza di molti anni questo sceneggiato RAI rimane ancora la migliore realizzazione cinematografica della storia di Ulisse, la più vicina all'originale spirito omerico del racconto. Alcune soluzioni possono apparire un po' ingenue o naif allo spettatore di oggi, così come gli effetti speciali (si veda soprattutto il difficile gioco della macchina da presa per l'episodio del Ciclope) e lo stile recitativo dell'epoca, eppure l'interpretazione di Ulisse da parte dell'attore bosniaco Bekim Fehmiu rimane ad oggi un punto di riferimento forse ancora insuperato.
Ogni puntata era introdotta da una lettura del poeta Giuseppe Ungaretti. Purtroppo quelle registrazioni non sono state rese disponibili e sopravvivono sol nella memoria di chi ha potuto assistervi all'epoca. Tra le altre cose fu una grande novità per l'epoca perché si trattò della prima produzione RAI a colori.
Un film precedente, che pure ebbe all'epoca grande successo, è Ulisse di Mario Camerini (USA-Italia 1954) con una interpretazione di Kirk Douglas che è rimasta famosa.