maggio 2022 - n. 5
Il libro-game della 1E
Per la creazione del libro game abbiamo dovuto lavorare in diversi step:
1- Il prof ci ha fornito un introduzione del testo;
2- dopo averla letta svariate volte abbiamo iniziato a pensare a come svolgere il racconto;
3- abbiamo sviluppato una mappa con i diversi punti della storia;
4- il prof ci ha diviso in coppie e ha assegnato ad ognuna una parte di testo da argomentare;
5- dopo aver perfezionato le varie parti del racconto ognuno di noi ha dovuto cercare nel web delle immagini idonee alla storia che poi in classe abbiamo scelto ed inserito nel prodotto finale.
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSe-AIkmesxHtDPZPRKlJXmEGxAiEb-okzhPYwxuUJ1bUe1rtA/viewform?vc=0&c=0&w=1&flr=0
23 maggio 2021 - n. 4
Tebe dalle Sette Porte, chi la costruì?
Tebe dalle Sette Porte, chi la costruì?
Ci sono i nomi dei re, dentro i libri.
Son stati i re a strascicarli, quei blocchi di pietra?
Babilonia distrutta tante volte, chi altrettante la riedificò?
In quali case, di Lima lucente d'oro, abitavano i costruttori?
Dove andarono, la sera che fu terminata la Grande Muraglia, i muratori?
Roma la grande è piena d’ archi di trionfo. Su chi trionfarono i Cesari?
La celebrata Bisanzio aveva solo palazzi per i suoi abitanti?
Anche nella favolosa Atlantide, la notte che il mare li inghiottì,
affogavano urlando aiuto ai loro schiavi.
Il giovane Alessandro conquistò l'India da solo?
Cesare sconfisse i Galli.
Non aveva con sé nemmeno un cuoco?
Filippo di Spagna pianse quando la flotta gli fu affondata.
Nessun altro pianse?
Federico II vinse la guerra dei Sette Anni.
Chi oltre a lui l’ha vinta?
Una vittoria ogni pagina.
Chi cucinò la cena della vittoria?
Ogni dieci anni un grand'uomo.
Chi ne pagò le spese ?
Quante vicende, tante domande.
Bertolt Brecht
di Emma Colasanti, 3H
Devo ammettere che io non conoscevo Bertold Brecht quando mi hanno proposto di scrivere della sua poesia. Ho domandato a mia madre per saperne di più ma, inesperta, non mi ha saputo rispondere. Così mi sono documentata sulla sua biografia e le informazioni che mi sono saltate subito all’occhio sono state: è vissuto a cavallo delle due Guerre Mondiali e aveva prestato servizio come infermiere (anche se per poco) al fronte, rimanendo colpito dalle condizioni estreme dei feriti. Brecht è nato nel 1898 nella città di Augusta in Germania, da sempre sostenitore di un’idea: la storia che noi tutti conosciamo oggi non è fatta solo da re o imperatori ma anche dalle persone che li seguivano, li servivano e combattevano per loro.
Sostiene che gli “anonimi” lavoratori alle spalle dei condottieri, non saranno mai ricordati nei libri di storia, ma hanno contribuito a farla la Storia. Brecht non vuole annullare la figura del capo, della guida, ma vuole dar voce anche a colui che, in posizione subalterna, è destinato a essere dimenticato.
Penso che un capo e un subalterno siano essenziali l’uno per l’altro, così come lo devono essere la mente ed il corpo; è giusto dare voce anche a un operaio, un soldato semplice, un cuoco, un servo.
aprile - maggio 2021 - n. 3
I bambini della 4° A, De Amicis
Tantissime classi di Terni hanno partecipato quest’anno al concorso di scrittura non competitivo “Chi legge scrive il mondo”, indetto dall’associazione culturale Il Pettirosso e, tra queste, anche la IV A della scuola primaria E. De Amicis.
L’argomento proposto era quello della città del futuro, così gli alunni della IV A hanno costruito con i cartoncini bristol un libro molto grande che si intitola “Ogni cosa può diventare bella”, frase pensata da uno di loro che si chiama Alex e che è piaciuta subito alla maestra e ai suoi compagni. Visto che gli alunni di questa classe già dall’anno scorso hanno dato molta importanza alla Festa della Liberazione, che ricorre il 25 aprile, hanno pensato di scrivere una ricchissima Costituzione della loro città ideale, che hanno immaginato e deciso di chiamare Mia. Il nome è stato scelto perché era il più appropriato per far capire che se la sentono propria. Gli articoli di questa Costituzione sono quindici, il più importante è il primo perché vi si condanna ogni forma di discriminazione ed è stato illustrato da ogni bambino. Gli alunni hanno realizzato una fantastica pianta artistica della città vista dall’alto, che ha la forma di un albero, hanno anche progettato e disegnato una piazza ciascuno, dandole un nome come ad esempio Piazza dell’Amore, Piazza Arcobaleno, Piazza Abbasso la Noia, Piazza dello Studio e tante altre, ognuna con caratteristiche belle per i suoi abitanti. La classe ha composto molti acrostici carini su Mia, una città sostenibile, ricca di spazi verdi, dove si respira bene, insomma una città bella ma anche accogliente verso tutti. Infine sono stati scritti dei testi: il primo parla di Terni utilizzando le litoti, il secondo parla di Mia con uno stile esclamativo - per chi se lo stesse chiedendo la litote è una figura retorica che fa uso delle negazioni per ottenere un effetto ironico o diplomatico.
Il libro della IV A della scuola De Amicis è stato molto apprezzato dalla giuria, che lo ha definito un capolavoro ed è per questo che i bambini si meritano un caloroso applauso. Chi volesse prendere visione di tutti i lavori prodotti e condivisi nell’incontro online del 21 aprile, potrà farlo consultando la pagina Facebook dell’associazione Il Pettirosso.