Costa Crociere, una della più famose compagnie navali italiane in collaborazione con Enel, produttore e distributore di energia elettrica, ha raggiunto l’intesa di sperimentare alcune soluzioni per la riduzione delle emissioni di Co2 e per limitare l’inquinamento, introducendo a bordo l’uso delle batterie. Il progetto di Costa Crociere ed Enel è un progetto ambizioso, alimentare una bicicletta con la batteria è semplice, ma una nave di 220.000 tonnellate con una grande esigenza di energia per tutti i sistemi presenti a bordo rappresenta un’impresa quasi “titanica”.
Basti pensare che una normale batteria di un’automobile pesa circa 10 chili ed è dedicata quasi esclusivamente all’avviamento del motore, allora quanto dovrebbe essere grande ed efficiente una batteria dedicata a soddisfare i bisogni energetici di una nave in grado di ospitare 3.500 passeggeri (ascensori, illuminazione, condizionamento, sistemi di propulsione, cucine, sistemi di elettronica di bordo, dispositivi di circolazione dell’acqua, sistemi di refrigerazione, ecc.)?
Il progetto si pone l’obiettivo di rendere vicina la “mobilità marittima sostenibile”, oggi con l’elettrificazione parziale, un domani - non troppo vicino – con l’ampliamento sempre maggiore del suo impiego.
I propulsori delle navi oggi sono elettrici ma l'energia assorbita è prodotta da combustibile fossile.
L’avvio del progetto si propone di impiegare batterie per alimentare la propulsione dei motori in modalità completamente elettrica senza l’impiego dei generatori. Questo impiego sarà limitato per tutte le operazioni di ingresso e uscita dai porti per ridurre l’impatto ambientale; una volta ormeggiata la nave verrà alimentata da fonti elettriche predisposte dal porto, almeno per una parte del tempo di ormeggio.
Sebbene il progetto imponga un limite temporale e di impiego dell’alimentazione elettrica, è comunque un passo obbligato per sperimentare soluzioni sempre più efficienti. Gli sforzi che grandi aziende pongono in essere per ridurre, anche parzialmente, la dipendenza da combustibili fossili quali il gas e il petrolio, richiedono tempo e grandi investimenti.
Potremmo comunque elettrificare quante più cose, ma c’è un risvolto della medaglia: le ricariche di energia per le batterie ad oggi sono prevalentemente derivate da combustibili fossili e in piccola parte da fonti alternative (eolica e solare – fonti definite intermittenti), infine non bisogna dimenticare l’aspetto dell’impatto ambientale dello smaltimento delle batterie dopo il loro ciclo di vita. (Edoardo Lo Scudo)
12 gennaio 2023