Il 18 dicembre 2022, dopo una carriera stratosferica, Lionel Messi, il calciatore proveniente da Rosario, città argentina, come coronamento di uno splendido percorso professionale, è riuscito ad alzare finalmente il trofeo più importante per un calciatore: la Coppa del Mondo.
Una favola che ognuno di noi dovrebbe prendere come esempio nei propri momenti bui.
Tutto ebbe inizio il 25 ottobre 2002, quando il Barcellona, società di calcio spagnola, decise, dopo varie richieste, di pagare le cure che avrebbero permesso al piccolo Messi di guarire dall'ipopituitarismo (malattia che impedisce ai bambini che ne sono affetti di svolgere una costante crescita sotto il punto di vista dell'altezza) consentendogli di firmare per il club catalano. Difatti la famiglia Messi non avrebbe potuto permettersi di pagare una cifra così elevata, ma la bravura del bambino fece talmente colpo sugli osservatori che questi decisero di portarlo subito nell'under 12.
Da lì “la pulce” è cresciuto di ben 2,6 cm all'anno di media e come ben sappiamo è diventato uno dei migliori calciatori di tutti i tempi.
Nella finale disputata qualche giorno fa, Messi e la Selección hanno prevalso sulla Francia per 7-5 dopo i calci di rigore, regalando, a detta di molti, la miglior finale mai vista su un campo da calcio.
Dopo un inizio deludente di mondiale, Messi, con le sue giocate e i suoi goal, è riuscito a portare l'Argentina sul tetto del mondo battendo, nell'ordine, Messico, Polonia, Australia, Olanda, Croazia e in finale i transalpini. Ovviamente, non è solo merito dell'attuale numero 30 del PSG se l'Argentina ha conquistato il suo terzo titolo mondiale, ma anche del gruppo che il CT Lionel Scaloni è riuscito a formare dopo la disastrosa eliminazione dell'Albiceleste proprio contro la Francia agli ottavi di finale del Mondiale 2018. Infatti, l'ex capitano della Lazio non è riuscito solo a ritrovare i pezzi del puzzle ma anche a comporlo con un mix di giovani, esperti e di alieni come nel caso del numero 10.
La Selección, in tutti i 43 match della gestione Scaloni, dal 2019 ha perso solo una volta, in questo inizio mondiale, contro l'Arabia Saudita per 2-1.
Come detto prima, l'Argentina ha potuto contare su un gruppo fantastico attorno ai due Lionel.
Prendiamo ad esempio giocatori giovani come Julian Alvarez, Lisandro Martinez ed Enzo Fernandez (tra l'altro, quest'ultimo vincitore del titolo di miglior giocatore under 21 del torneo) che sono ragazzini capitati nel posto giusto al momento giusto in una delle migliori nazionali del panorama internazionale, rispondendo “ presente!” al proprio allenatore, a Mondiale iniziato, togliendo il posto da titolare a giocatori inamovibili come Paredes e Lautaro Martinez.
Ora sì che lo possiamo dire: dopo 36 anni di attesa l'Argentina ritorna sul tetto del mondo per la terza volta... se non è una favola questa!
PAGELLE FINALE MONDIALE 2022
Argentina 3–3 Francia (7-5 dcr)
Messi (p) 23' 108', Di Maria 36', Mbappè 80' (p) 81' 118' (p)
ARGENTINA
Martinez: 9
para l'impensabile sia oggi che in tutto il torneo, fondamentali le sue mosse nell'ipnotizzare gli avversari dal dischetto e il suo miracolo su Kolo Muani al 123' per tenere in vita i suoi fino a salvarli definitivamente nella serie di rigori.
Molina: 6,5
marcare Mbappè non è mai facile, ma lui, tranne in certe occasioni, ci riesce alla perfezione. Si inserisce e crea azioni anche in attacco.
Otamendi: 5,5
il voto non corrisponde assolutamente al suo torneo, purtroppo spicca l'errore sul rigore poi trasformato da Mbappè ancora sul 2-0. Nel complesso una buona prestazione.
Romero: 6,5
non fa praticamente mai vedere palla a Giroud, anche lui penalizzato dalle pericolosissime incursioni di Mbappè.
Tagliafico: 6,5
lui, per sua fortuna, non ha mai dovuto avere a che fare col numero 10 francese, Copre, aiuta i compagni e rifinisce alla perfezione.
Enzo: 8
come dice anche Lele Adani, la sua prestazione è da commozione. Ci sarebbero troppi aggettivi da attribuire al 24 ma purtroppo non entrerebbero nella pagina.
De Paul: 7
solita prestazione sontuosa e ringhiosa da parte del 7 che copre bene tutto il campo e non smette mai di correre.
Mac Allister: 7,5
corsa, tecnica, intelligenza , raffinatezza c'è tutto nel destro del 20, anche un assist perfetto nell'occasione del 2-0.
Di Maria: 8,5
Scelta rischiosa quella di schierarlo dal primo minuto, dato il suo precedente infortunio, lui però risponde benissimo e ‘spruzza’ magia da ogni ciuffo d'erba fino al 56', momento in cui è stato sostituito.
Alvarez: 6,5
pecca un po' di inesperienza data l'età, ma contribuisce come sempre nella fase offensiva argentina.
Messi: 10
trascinatore assoluto di questa Argentina. Supera record ogni volta che tocca palla, semplicemente il miglior giocatore del mondo.
FRANCIA
Lloris: 6
si sa, i rigori sono una lotteria, ma molto lo fa il portiere. Lui non ne ha preso neanche uno e questo penalizza la sua prestazione discreta.
Kounde: 5
mandato in totale confusione da Di Maria, che per sua fortuna è uscito e gli ha evitato il 4.
Upamecano: 5,5
prestazione da alti e bassi dove i bassi prevalgono.
Varane: 4,5
finale e Mondiale pessimi per il centrale di Manchester, che colleziona solo un tackle riuscito in tutto il torneo. Per un difensore questo vuol dire solo una cosa: DISASTRO.
Theo: 5,5
Messi lo contiene anche bene, ma dov'era sul 2-0?
Tchouameni: 6
lui nella lotteria dal dischetto sbaglia, la palla esce di un centimetro, ma la sua prestazione rimane sufficiente.
Rabiot: 5
perde ogni contrasto possibile , non chiude e non rifinisce: inutile.
Griezmann: 6,5
l’unico con idee oltre a Mbappè, inoltre il 7 non si trova neanche nel suo ruolo naturale.
Dembèlè: 4,5
causa il rigore dell'1-0, sbaglia giocate fino al 40', minuto nel quale verrà sostituito.
Giroud: 5
lui esce con Dembèlè al 40' ma almeno non causa il rigore.
Mbappè: 9,5
a 23 anni con la sua mentalità riesce a far risorgere una Francia inesistente fino all' 80', fa tripletta in finale mondiale e per pochissimo non alza il suo secondo trofeo mondiale di fila. Ci sarà un motivo se nelle pagelle difensive dell'Argentina si parla solo di lui.
ARBITRO E ALLENATORI
Gerard Sutton (arbitro): 5,5
arbitraggio complicato sì, ma in alcune circostanze ci è sembrato troppo severo.
Didier Deschamps (Francia): 5
sbaglia sistema, schemi e approccio alla gara, poi si riscatta un po' con le entrate di Kolo Muani e Thuram.
Lionel Scaloni (Argentina): 6
stava per vanificare tutto ciò che aveva costruito con la sostituzione di Di Maria, ma dopo un mondiale così non si può mettere un'insufficienza. (Alfredo De Angelis)
21 dicembre 2022