16 marzo 2023
Cara Amina,
ho pensato di scriverti questa lettera perché sto vedendo quello che sta succedendo nel tuo paese.
Con questa lettera spero di dare a te, e a tutte le donne, ragazze e bambine che sono lì un po’ più di forza per affrontare questa “guerra”.
Quello che sta succedendo è veramente brutto perché non è possibile che ragazze, anche della mia età, muoiano per andare a scuola e per avere dei diritti che dovrebbero avere fin dalla nascita.
Mi dispiace molto perché non tutti i paesi sono così e mi dispiace anche che lì la gente pensi che noi donne dobbiamo stare ai comodi degli uomini. Spero che con le vostre proteste riusciate a cambiare questa dittatura e che tutto finisca presto.
Un abbraccio. (Sofia Moschella)
Cara Asha,
ho saputo grazie ai social che in alcune scuole dell’Iran ci sono stati degli attacchi terroristici, con del gas tossico, che hanno fatto scappare molte ragazze dalle scuole.
Questo atto secondo me è molto vigliacco ed è stato messo in atto per far paura alle ragazze che studiano e alle loro famiglie. I terroristi iraniani hanno fatto questo gesto per sottomettere le giovani donne. Mi piacciono molto le proteste che state facendo contro la dittatura iraniana, molto bello è stato il bacio di Shiraz, in cui un ragazzo e una ragazza senza velo si sono dati un bacio in pubblico.
Cara Asha spero che la situazione là in Iran si calmi al più presto, io sarò sempre con te e per qualsiasi cosa scrivimi!
Tanti saluti. (Alfredo Cecchetti)
Ciao Azar,
sono Diletta, una ragazzina nata in Italia, e qui stiamo parlando molto dei tuoi problemi e del tuo paese, fra cui l’attacco delle scuole femminili; l’unico consiglio che ti voglio dare è di essere forte, e pensare anche agli altri.
Devi essere libera, poter dire ciò che vuoi e sentirti indipendente ma felice, tu e tutto il tuo paese, perché oltre la tua felicità è importante anche quella di chi ti sta intorno.
Devi essere forte come il tuo nome, devi essere come una fiamma che incendia una foresta, senza esitazione. Devi far capire a chiunque che il tuo paese è in pericolo. Devi portare tutti verso la luce della libertà, e far sentire quanto brucia la vostra voce in mezzo alla folla, perché tutti voi desiderate e riuscirete a liberare il vostro paese.
Illumina la mente di tutti e di chi non vuole seguire la luce.
Tutto il mondo sta dalla vostra parte. (Diletta Antonelli)
Cara Soraya,
so che nella tua scuola hanno intossicato con del gas le tue compagne.
Mi dispiace moltissimo…
Ho anche saputo che una tua amica ci ha lasciati per sempre…
Non riesco neanche a immaginare il tuo dolore e quello dei suoi cari…
In questo momento è molto importante che tu trovi la forza di tornare a scuola, come segno di protesta.
È fondamentale che tu studi e realizzi i tuoi sogni, che ogni ragazza della tua età ha.
So che avrai molta paura ad andare ogni giorno in un posto dove potresti lasciarci la vita. E non hai assolutamente torto, ma cerca di trovare la forza…
Con amore. (Kesa Kakalia)
Cara Laleh,
lo so che per te questo è un momento difficile.
Sono, dunque, qui per rallegrarti.
Poche ore fa sono venuto a conoscenza dell’attentato nella scuola.
Sebbene stiano provando a intimidirti, devi continuare a combattere! Stai resistendo per una causa giusta. Non c’è nessun essere che potrà mai privare la gente della libertà di essere se stessi, di ricevere un'istruzione. Pensa a tutte le facce felici di chi ti vuole bene quando tutto questo finirà. Perché tutto questo finirà.
A presto. (Alessandro Bruni)
Cara Nabila,
Innanzitutto volevo sapere come stai, anche se so di essere in ritardo dato che ci ha messo un po’ ad arrivare qui la notizia.
Ho saputo dell’orribile accaduto avvenuto nella tua scuola che mi ha fatto accapponare la pelle.
Ricordati, anzi, ricordatevi che non è colpa vostra se è successo ciò, che non siete voi ad essere in difetto.
Ma sono loro che non vi concedono ciò che vi spetta. Sappi che hai tutto il mio appoggio e soprattutto spero tu possa andare oltre anche se è dura. Ho fiducia nel fatto che tu prosegua i tuoi studi per poter diventare ciò che sogni di essere, e che arrivi il momento in cui pure tu potrai sfoggiare i tuoi capelli al vento, in cui potrai essere libera di camminare da sola per strada, spero che prima o poi riconoscano i vostri diritti e la vostra figura e che possiate scambiarvi effusioni d’affetto in pubblico senza alcun timore.
Ti auguro che tutto ciò al più presto diventi quotidianità.
Con affetto. (Grace Ramos)
Cara Layla,
abbiamo saputo solo da qualche ora dell’attentato che è accaduto un paio di settimane fa nella tua scuola in Iran, e quindi abbiamo pensato di scriverti questa lettera.
Non riusciamo nemmeno a immaginare quello che tu stia provando in questo momento nel vivere in un paese senza libertà, ma d’altronde non scegliamo noi il luogo e le condizioni in cui nascere.
Ci dispiace non poterti comprendere a pieno e che queste azioni brutali siano ricadute su ragazze come te, che non hanno colpe se non quella di voler assicurarsi un futuro migliore, ma ricordati sempre che non è il tuo modo di pensare ad essere sbagliato.
Come tutte le ragazze della tua età e noi comprese, immaginiamo che tu abbia molti sogni nel cassetto, che però in questa crudele realtà non sappiamo se potrai mai realizzare , ma ti auguriamo di non smettere mai di credere e combattere per i tuoi ideali e di diventare la donna che sogni di essere.
Ci dispiace non poterti abbracciare essere vicine materialmente ma speriamo che questa lettera ti possa donare la forza per affrontare tutto ciò è poterti rialzare più forte di prima.
Un abbraccio. (Sara Cancani ed Elena Frustaci)