Ho concluso il mio esame a giugno scorso. Sono stato ammesso alle superiori. Mi trovo bene. Ho scelto l’ indirizzo classico. Non frequento un liceo prestigioso, uno normale.
È molto diverso dalle medie: l’anno scorso ero contento se prendevo nove, ma adesso c’ è da festeggiare per un sette. Ci viene anche data più libertà; i primi giorni mancavano spesso dei professori e rimanevamo soli in aula. Non è difficile, ma, qualunque classe stiate frequentando ora, vi starete forse lamentando del quantitativo di compiti, non fatelo. Abituatevici.
Vorrei però spostare l'attenzione sul mostro sotto al letto di ogni lettore quì presente: la condanna mortale nota come Esame di Terza Media.
Il terzo anno le professoresse e i professori hanno passato molto tempo a spiegarcene le modalità: bisognerà che scegliate un argomento che dovrà poi collegarsi con tutte le materie. Per esempio: se sceglierete la seconda guerra mondiale (argomento troppo facile, nessuno ha mai preso più di sette con quello) potrete collegarvi a letteratura con Quasimodo, a geografia con l’ America…
Trovato un tema i docenti vi aiuteranno a collegarlo con la loro disciplina.
Arrivata la fine dell’ anno ci siamo divertiti molto perché io e i miei compagni ci disponevamo a semicerchio, intorno alla cattedra, e ascoltavamo chi provava il suo discorso. Era possibile aiutarsi con Powerpoint e altri strumenti.
Vi verrà ripetuto mille volte durante l’anno: “ma è solo un colloquio, una conversazione amichevole, una formalità, non un’ interrogazione. Ciò che conta è il percorso che avrete seguito durante l’anno, dovrete parlare perché è ciò che vi servirà nella vita”.
Spero di avervi 'rallegrato' e di avervi schiarito la mente. Questo è ciò che posso dire sull’ esame di terza media. Per le prove INVALSI invece non c’ è scappatoia; preparatevi alla rovina e basta! (Alessandro Bruni)
14 novembre 2023