Questa è la storia di 1700 anni di vicende umane, religiose e artistiche consumatesi tra le mura di un luogo speciale della nostra capitale: la Basilica di San Giovanni in Laterano.
È conosciuta come “la madre di tutte le chiese del mondo”.
Infatti la Papale arcibasilica maggiore cattedrale arcipretale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano, a cui noi ci riferiamo e riferiremo solo come basilica di San Giovanni in Laterano, è la cattedrale di Roma e chiesa madre della diocesi della nostra città, retta da Papa Francesco tramite il cardinale arciprete Angelo De Donatis. Inoltre è una delle quattro arcibasiliche papali maggiori.
Ma come è iniziato tutto? Perché è così importante? E soprattutto, perché “in Laterano”? Sono le domande che riecheggiavano nella mia testa mentre scrivevo.
Per dare una risposta a questi quesiti bisogna andare a scavare nella Storia.
Una delle domande a cui è stato più semplice rispondere è “Perché in Laterano”. La risposta è duplice. La prima fa riferimento al luogo in cui è costruita la basilica. Questa sorge infatti sui terreni della famiglia Laterani, confiscati da Nerone a seguito di una congiura. La seconda risposta trova origine proprio in Nerone e nella sua leggendaria 'follia': la tradizione vorrebbe che l'imperatore si fosse messo in testa di partorire al pari di una donna. I suoi medici per assecondare questa ennesima follia, gli fecero ingoiare un girino vivo che sarebbe cresciuto nel suo stomaco diventando una rana. La leggenda narra che Nerone abbia poi partorito l'animale e che per la felicità fece il giro della città con il frutto del suo ventre su un carro d’oro e d’argento trainato da un cervo, circondato dalla nutrice e da innumerevoli paggi. Tornando all'origine del toponimo dunque, Laterano deriverebbe dal latino “lata rana” che significa “rana partorita” o “rana sparita” sembra infatti che un giorno la ranocchia spiccò un salto nel Tevere, provocando la disperazione dell’Imperatore, che per ripicca fece uccidere paggi e nutrice.
Il motivo per cui questa basilica è così importante è sempre, ovviamente, radicato nella storia. La basilica viene costruita nel IV secolo e consacrata nel 324 d.C. da papa Silvestro I. Da quel momento subirà ristrutturazioni in seguito al sacco di Roma del 410 da parte dei Visigoti e nel 455 da parte dei Vandali. Sarà papa Leone Magno a riportarla al suo originario splendore nel 460. Dal 476 d.C. la basilica cadrà in un progressivo declino insieme a Roma. Riguardo la sua costruzione, la tradizione vuole che nel 312 l’imperatore Costantino, vinta la battaglia di Ponte Milvio, donasse i terreni dei Laterani alla Chiesa di Papa Melchiade dopo aver emesso l’editto di Milano nel 313. Più precisamente si dice che Costantino avesse vinto la battaglia a seguito di un sogno fatto la notte prima dello scontro: un angelo portava una croce su cui era scritto il detto “in hoc signo vinces”, ovvero “sotto questo segno vincerai”. L’imperatore fece dunque dipingere sugli scudi dei soldati quella frase. Iniziarono quindi i lavori per la basilica che dopo essere stata consacrata da papa Silvestro I nel 324 divenne il primo luogo a riunire la maggior parte della comunità cristiana in un unico edificio.
Da allora l’edificio ha subito innumerevoli interventi e sono state apportate diverse modifiche, basti pensare che l’ultima venne apportata nel 1735 data a cui risale il rifacimento della facciata principale così come appare ancora oggi, ad opera di Alessandro Galilei. Non c’è quindi da sorprendersi che la basilica racchiuda diversi stili architettonici tra cui paleocristiano, romanico, rinascimentale e barocco.
La chiesa era originariamente in stile paleocristiano, aveva 5 navate divise da file dei colonne ed era chiamata Basilica Aurea proprio a seguito del suo slendore. Era non solo importante a livello religioso e spirituale, ma portava anche importanti somme di denaro derivate da donazioni di imperatori, nobili e altri ricche fedeli.
La storia delle innumerevoli ristrutturazioni dell’edificio inizia, come accennato prima, nel 455 quando con l’inizio delle invasioni barbariche i vandali depredarono la chiesa di tutti i suoi tesori. In seguito, all’inizio del IX secolo, Leone III fece ricostruire i soffitti e decorare le finestre dell’abside con vetrate policrome. Bonifacio VIII fece edificare una nuova loggia per le benedizioni alla fine del XIII secolo. La loggia era decorata con affreschi di Giotto oggi, purtroppo, andati perduti tranne un piccolo frammento in cui è rappresentato papa Bonifacio VIII che indice il Giubileo del 1300 . Nel 1309 inizia la cattività avignonese che si concluderà solo nel 1377. In questo lasso di tempo la sede papale è ad Avignone, in Francia, e Roma perde ancora di più di importanza. Ne risente anche la basilica che cade in disuso e finisce in degrado. Nel 1378, infatti, viene eletto papa Gregorio XI che ritornato a Roma dopo la cattività avignonese trova la basilica in pessime condizioni e la abbondona trasferendosi nel Vaticano.
Sarà papa Clemente VIII a far rinnovare il transetto e l’altare del Santissimo Sacramento su progetto di Giacomo della Porta, architetto e scultore italiano di origini genovesi. Tra il 1431 e il 1447 papa Eugenio IV fa apportare sostanziose modifiche architettoniche e strutturali su cui si poggerà Borromini per ricostruire da zero la navata centrale e quelle laterali nel 1650. Seguirono altre modifiche che si conclusero finalmente nel XVIII secolo quando vennero collocate nelle apposite nicchie le statue dei 12 Apostoli e venne ultimata la facciata. Finalmente la basilica era finita e non ci furono più altre modifiche. Almeno fino al 2000 quando, in occasione del Giubileo, venne inaugurata la nuova Porta santa Opera dello scultore Floriano Bodini. Questa è l’ultima modifica apportata, ma secondo voi ce ne saranno altre?
Questo articolo però non è solo sulla storia di questo luogo, ma anche sull’incredibile traguardo che ha raggiunto. Infatti sono passati 1700 anni da quando l’Arcibasilica del Santissimo Salvatore e di San Giovanni Battista ed Evangelista fu consacrata da Papa Silvestro I nel 324. Per celebrare questa occasione, dal 9 novembre 2023 al 9 novembre 2024, ci saranno diversi eventi. Ad aprire i festeggiamenti c’è stata l'esecuzione di una messa cantata appositamente composta per l’occasione. Il 14, 21 e 28 novembre e il 5 dicembre di quest'anno sono previsti una serie di incontri di carattere religioso-culturale e delle visite a posti e cose significativi della Basilica, come per esempio gli scavi, alcune reliquie e le logge. Sono previsti molti altri incontri e attività per celebrare l’anniversario della Basilica. I festeggiamenti si chiuderanno il 9 novembre 2024 con la Messa Pontificale che segnerà la fine delle celebrazioni.
1700 anni di storia sono così trascorsi, migliaia di persone sono passate per questi luoghi per ammirarne la bellezza e noi romani siamo così fortunati di avere nella nostra città un'attrazione come questa.
Cosa ne pensate della Papale arcibasilica maggiore cattedrale arcipretale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano? Non so voi, ma io adoro il nome completo. (Costanza Grossi)
1 dicembre 2023
In alto il chiostro della basilica e in basso il battistero