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Magari qualche volta hai provato a dare un'apparenza d'ordine ai tuoi scaffali

da Se una notte d'inverno un viaggiatore, di Italo Calvino (1979). Einaudi, Torino. Pag. 146.

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Vediamo i libri. La prima cosa che si nota, almeno a guardare quelli che tieni più in vista, è che la funzione dei libri per te è quella della lettura immediata, non quella di strumenti di studio o di consultazione né quella di elementi d'una biblioteca disposta secondo un qualche ordine. Magari qualche volta hai provato a dare un'apparenza d'ordine ai tuoi scaffali, ma ogni tentativo di classificazione è stato rapidamente sconvolto da apporti eterogenei. La ragione principale degli accostamenti dei volumi, oltre la dimensione per i piú alti o i piú bassi, resta quella cronologica, l'essere arrivati qui uno dopo l'altro; comunque tu sai sempre ritrovartici, dato anche che non sono moltissimi, (altri scaffali devi aver lasciato in altre case, in altre fasi della tua esistenza), e che forse non ti capita spesso di dover cercare un libro che hai già letto.

Insomma, non sembri essere una Lettrice Che Rilegge. Ricordi molto bene tutto quello che hai letto (questa è una delle prime cose che hai fatto sapere di te); forse ogni libro s'identifica per te con la lettura che ne hai fatto in un determinato momento, una volta per tutte. E come li custodisci nella memoria, così ti piace conservare i libri in quanto oggetti, trattenerli presso di te.

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