La scheda di rilevazione dell’evento comunicativo

2. La Scheda di rilevazione dell’evento comunicativo

Da quanto detto deriva l’utilità di annotare in forma analitica tutte le informazioni utili alla identificazione e alla contestualizzazione delle fonti orali in una scheda di rilevazione, che dovrebbe riportare un corredo di dati identificativi e descrittivi atti a ricostruire il contesto di produzione e a stabilire le opportune relazioni tra le registrazioni e tutti gli altri documenti prodotti nel corso della ricerca.

Nella scheda di rilevazione, da compilare necessariamente al momento della registrazione, saranno riportate quelle annotazioni che possono essere ricavate unicamente nel momento dialogico della rilevazione e che si riveleranno poi utili anche alla successiva descrizione catalografica, in genere non effettuata da chi ha realizzato la registrazione. Tra queste, ad esempio, una variazione linguistica di difficile identificazione; l’adozione di altre forme comunicative quali una determinata gestualità ritenuta significativa e non rilevabile in una ripresa sonora; una variazione rispetto al luogo dove avviene la rilevazione (come nel caso di riprese itineranti e in altre situazioni in cui possa esservi una variazione significativa del contesto); una variazione delle persone, anche a solo titolo di osservatori, presenti sulla scena; la corretta grafia di termini inusuali o di un nome o di un toponimo.

È inoltre opportuno che le informazioni essenziali relative alla identificazione e contestualizzazione dell’intervista – per esempio identificativo e titolo della registrazione, nome del testimone, data e luogo dell’intervista –, oltre a essere annotate nella scheda di rilevazione siano anche incorporate nella registrazione del singolo documento audiovisivo o sonoro. Nella registrazione andrebbe preferibilmente incorporato anche il consenso o autorizzazione all’intervista (cfr. Appendice: Esempi di informativa e consenso dell’interessato ai sensi del GDPR).

Nel rispetto della soggettività del ricercatore, risulta chiaro che una scheda di rilevazione progettata e compilata in modo ordinato, analitico e leggibile faciliterà le successive operazioni di recupero delle informazioni e il successivo trattamento delle fonti, in quanto potrà essere eventualmente inserita in un sistema di libera consultazione o utilizzata per riprendere i dati necessari all’alimentazione di altri tracciati descrittivi.

La scheda di rilevazione che qui proponiamo è progettata infatti per fornire i dati necessari all’alimentazione del sistema di conservazione e consultazione che successivamente andrà eventualmente ad acquisirla, conservarla e renderla fruibile, in base alle proprie esigenze, tradizioni catalografiche e tracciati descrittivi.

Il modello che proponiamo si articola secondo una logica gerarchica di due livelli, in cui la ‘scheda di rilevazione dell’evento comunicativo’ descrive, appunto, l’evento comunicativo che viene registrato e costituisce il livello di riferimento della ‘scheda documento’, da ripetersi tante volte quanti sono i documenti prodotti nell’ambito di quello stesso evento comunicativo.

Tale relazione può essere rappresentata nel seguente modo:

A. Scheda di rilevazione dell’evento comunicativo

contiene le informazioni essenziali relative all’evento comunicativo durante il quale sono stati prodotti documenti ad esso correlati. Costituisce dunque il livello di aggregazione delle singole registrazioni che verranno effettuate nel corso di un dato evento comunicativo, nonché delle ulteriori tipologie di documenti prodotti durante quello stesso evento, e che potranno essere costituiti, per esempio, da fotografie o testi, in forma cartacea o digitale.

A tale scheda si collegano e da essa dipendono tante schede documento quanti sono i documenti prodotti durante lo stesso evento comunicativo cui si riferisce la scheda di rilevazione.

A.1. Scheda del documento sonoro (o di altro tipo)

contiene le informazioni relative a ogni singolo documento prodotto, quindi la registrazione o qualunque altro tipo di documento, che si pone in relazione con tutti gli altri documenti prodotti nell’ambito della medesima rilevazione. Le singole schede del documento costituiscono, quindi, delle sotto-unità della scheda di rilevazione.

In appendice è fornito un esempio di entrambe le schede (scheda di rilevazione e scheda del documento).

Le schede non sono pensate per un dominio disciplinare specifico, ma possono essere utilizzate in qualunque contesto disciplinare nell’ambito del quale vengano registrate fonti orali. I campi possono essere adattati in base alle esigenze peculiari delle singole discipline.

In particolare, viene considerato essenziale alla buona contestualizzazione della registrazione un corredo informativo minimo che includa, per ogni scheda di rilevazione dei singoli eventi comunicativi, i seguenti elementi:

Elementi per la scheda di rilevazione dell’evento comunicativo

Identificativo: codice che può essere attribuito per identificare univocamente l’evento comunicativo. Può essere costituito da una stringa alfanumerica da riportare nei documenti prodotti durante lo stesso evento per mantenerne la relazione. In alternativa si potrà utilizzare il titolo.

Titolo: titolo attribuito alla rilevazione. Dovrebbe individuare il tipo di evento comunicativo al centro della rilevazione, anche in riferimento al taglio disciplinare adottato (es. intervista, festa, convegno, etc.).

Ambito dell’evento comunicativo: denominazione dell’ambito cui afferisce l’evento comunicativo registrato s. progetto di ricerca, memorie familiari vs. iniziative di enti, etc.), in modo che appaia chiaro se la registrazione è ‘essenziale’ o ‘accessoria’, per riprendere le due tipologie presentate in apertura

Agente: indica un qualunque soggetto coinvolto nella rilevazione.

Ruolo: definisce il ruolo rivestito da un agente nell’ambito della rilevazione. Può quindi indicare sia chi è coinvolto attivamente a vario titolo nella rilevazione, sia chi è oggetto della rilevazione. Per la compilazione si può ricorrere a dei vocabolari controllati da utilizzare in modo uniforme nell’ambito della stessa ricerca.

Denominazione/Nominativo: denominazione (per enti o gruppi) o nominativo (per persone) dell’agente.

Estremi cronologici: estremi cronologici della rilevazione

Luogo di rilevazione: indica il luogo o i luoghi in cui si svolgono gli eventi, e in cui essi vengono dunque rilevati.

Lingua: lingua o lingue parlate nel corso della rilevazione

Ambiti e contenuto: descrive sinteticamente con testo libero il contenuto dell’evento rilevato.

Privacy: indica se nel corso dell’evento le liberatorie sono state fornite in forma scritta o verbale.

Documentazione collegata: identifica tutta la documentazione collegata alla rilevazione

ID Documento: identifica in modo univoco un documento collegato alla rilevazione dell’evento comunicativo cui si riferisce la scheda. L’ID può essere quello riportato nelle relative schede documento.

Relazione: identifica il tipo di relazione che i singoli documenti correlati intrattengono con l’insieme che rappresenta l’evento comunicativo rilevazione.

Elementi per la scheda del documento sonoro (o di altro tipo)

(per tipologie diverse dalle registrazioni sonore o audiovisive, come fotografie o documenti di testo, alcuni campi dovranno essere modificati o integrati)

Identificativo: codice che identifica univocamente il singolo documento. L’identificativo di documento sarà collegato all’identificativo dell’evento di rilevazione, al quale sarà aggiunto un identificativo ulteriore seguendo una numerazione progressiva.

Titolo: titolo attribuito al documento. Dovrebbe individuare la natura o il tipo di documento prodotto nell’ambito dell’evento comunicativo di riferimento della scheda di rilevazione da cui la scheda documento dipende (ex. registrazione)

Agente: indica un qualunque soggetto coinvolto nella singola registrazione.

Ruolo: definisce il ruolo rivestito da un agente rispetto alla registrazione. Può quindi indicare sia chi è coinvolto attivamente a vario titolo nella registrazione, nell’allestimento del luogo che ospita la registrazione, sia chi è oggetto della registrazione, nonché qualunque altro spettatore presente sulla scena anche se non coinvolto nella registrazione. Per la compilazione si può ricorrere a dei vocabolari controllati da utilizzare in modo omogeneo durante tutta la rilevazione, in base agli specifici ambiti disciplinari.

Denominazione/Nominativo: denominazione (per enti o gruppi) o nominativo (per persone) dell’agente.

Estremi cronologici: riferimenti cronologici del singolo documento.

Luogo: indica il luogo o i luoghi in cui si svolge la singola registrazione.

Lingua: lingua o lingue parlate nel corso della registrazione.

Ambiti e contenuto: descrive sinteticamente con testo libero il contenuto della registrazione.

Privacy

Nominativo: nominativo del soggetto che ha fornito la liberatoria

Liberatoria: indica se nel corso dell’evento la liberatoria è stata fornita in forma scritta o verbale.

Tipo: tipologia del file, se sonoro o audiovisivo

Dimensioni: dimensioni del file digitale

Formato: formato del file digitale

Estensione: estensione del file digitale

Codec audio: meccanismo di codifica dei flussi di dati audio

Numero di canali: numero di canali di registrazione

Bit depth: Quantità di bit (per campione) della codifica audio

Color depth: Quantità di bit impiegati per ogni componente di colore (solo per file audiovideo)

È fondamentale, quindi, in fase di registrazione, rappresentare e mantenere le informazioni relative all’evento comunicativo, le informazioni relative all’ambito in cui si produce l’evento comunicativo (se di ricerca o meno) e le informazioni relative ai diversi documenti prodotti durante lo stesso evento comunicativo. Queste informazioni sono raccolte dalla scheda di rilevazione dell’evento comunicativo e dalle schede dei documenti ad essa collegate (soprattutto quella relativa al documento sonoro o audiovisivo).