Dati e metadati

2. Dati e metadati

Come più volte ribadito in questo documento, le fonti orali rivestono un ruolo centrale in diverse aree di ricerca. Per questo motivo non è possibile enumerare una lista di interventi standard per la valorizzazione degli archivi, da scegliere in base all’area di ricerca. La veloce evoluzione delle tecnologie, inoltre, consente di intraprendere sempre nuove iniziative fino a poco tempo prima impossibili o impensabili. Sulla base dei propri obiettivi, quindi, ogni ricercatore o istituzione deciderà le azioni da intraprendere per disseminare e valorizzare quanto raccolto, valutando attentamente le risorse a disposizione in termini di disponibilità economica, tempistiche, competenze, eccetera.

Alla base di ogni intervento volto alla conservazione e alla valorizzazione ci sono però i dati e i metadati che devono essere opportunamente strutturati al fine di garantirne la ricercabilità, l’accessibilità, l’interoperabilità e la riusabilità (per una descrizione esaustiva dell’argomento si consiglia di consultare i cosiddetti Fair Principles).

È da sottolineare che i dati presentati agli utenti non sono necessariamente tutti i dati e metadati raccolti e conservati, ma possono essere un sottoinsieme degli stessi, adatto alla tipologia di utenti a cui mira l’intervento. Sulla base di quanto esposto nei capitoli precedenti, è chiaro che diverse tipologie di utenti possono accedere a diversi sottoinsiemi di dati e metadati, sulla base delle diverse autorizzazioni ottenute nell’atto della raccolta. A questo si aggiungono le aree di interesse che possono differire enormemente da un utente all’altro (basti pensare alla differenza di esigenze che intercorre tra un ricercatore e un semplice appassionato).

Risulta quindi essenziale fin dalle fasi preliminari del progetto avere ben chiaro le tipologie di utenti a cui il servizio si rivolge, sulla base del quale costruire un sistema di identificazione e di autorizzazione in grado di proteggere dati e metadati sensibili sia da persone non autorizzate, sia da eventuali sistemi automatici per l’indicizzazione delle risorse (i.e. motori di ricerca).