Supporti fragili, documenti a rischio

1. Supporti fragili, documenti a rischio

Un documento sonoro può essere conservato su diversi supporti: dai primi cilindri di cera utilizzati nei vecchi fonografi fino ai più recenti file audio e video prodotti dai moderni registratori e dalle videocamere digitali (oltre che su disco in vinile, su nastro magnetico o su supporti digitali come DVD e hard disk). Tutti questi documenti sono più fragili – cioè più difficili da conservare – dei documenti cartacei.

Paradossalmente, i documenti sonori più antichi, registrati con incisione elettro-meccanica, come i dischi in gommalacca o in vinile, sono quelli più solidi e duraturi (anche i cilindri di cera, a dispetto della fragilità del materiale di cui è costituito il supporto, hanno dimostrato di essere ancora leggibili, a oltre un secolo dalla loro incisione).

Invece i nastri magnetici – bobine, audiocassette, videocassette – hanno un ciclo di vita di pochi decenni e, se non adeguatamente conservati, possono rovinarsi molto rapidamente; oggi i nastri magnetici sono considerati i supporti più esposti, tanto che l’UNESCO ne ha raccomandato la rapida digitalizzazione.

Ancor più precarie sono le registrazioni sonore digitali, come i R-DAT e CD-R, che diventano inutilizzabili nel giro di pochi anni.

Inoltre, va considerato che la fragilità dei documenti sonori dipende non solo dalle caratteristiche del supporto sul quale sono conservati, ma anche dalla tecnologia necessaria per il loro utilizzo. Di conseguenza, non è possibile indicare in assoluto quale sia il supporto migliore o quale il peggiore: tutti sono a rischio, sia quelli analogici (dai più antichi cilindri di cera ai dischi e ai nastri magnetici più recenti), sia i più moderni supporti digitali (CD, R-DAT, DVD, ecc.). Inoltre, bisogna considerare che più un supporto è sofisticato e tecnologicamente complesso, più sarà difficoltoso il suo utilizzo in seguito all’obsolescenza di quello specifico sistema.

Le scelte su quali supporti intervenire vanno fatte sulla base di una valutazione preliminare delle caratteristiche e dello stato di conservazione del documento. A seguire si riportano alcuni criteri suggeriti dalle principali istituzioni del settore:

International Federation of Library Association - IFLA:

1. Contenuto: importanza culturale, storica, scientifica e intellettuale (copie uniche hanno la priorità);

2. Domanda: documenti maggiormente richiesti;

3. Condizione: materiali unici fragili o danneggiati.

International Association of Sound and Audiovisual Archives - IASA:

1. Documenti a rischio imminente di scomparsa e registrazioni danneggiate;

2. Documenti che necessitano di sistemi obsoleti e non più commercializzati;

3. Documenti maggiormente richiesti.

La scelta non è quindi univoca, ma va determinata da chi ha la responsabilità dell’archivio.

A seguire viene proposta anche una terza opzione elaborata dal Centro di Sonologia Computazionale - CSC:

1. Documenti a rischio imminente di scomparsa e registrazioni danneggiate;

2. Domanda: documenti maggiormente richiesti;

3. Documenti che necessitano di sistemi di riproduzione obsoleti e non più commercializzati.