New Flatness:
Surface tension in digital Architecture
Surface tension in digital Architecture
"Non si tratta semplicemente di stabilire che c'è un'architettura delle superfici curve o un'architettura delle superfici piane. Come scrive Bernard Cache bisogna, infatti, essere sufficientemente attenti e critici così da poter separare, nella lettura del funzionamento del progetto, da un lato il livello concettuale e dall'altro il livello formale in quanto risultato dell'utilizzo di certi strumenti operativi."
Con queste parole citate nell’articolo (che è l'estratto del libro) New Flatness: Surface tension in digital Architecture, l’autrice Alicia Imperiale esplora un cambiamento profondo nel modo in cui pensiamo la relazione tra l'uomo e la tecnologia, particolarmente nel contesto dell'architettura digitale e urbana. I concetti di "continuità di superfici", "fluidità" e "dinamicità" indicano l'evoluzione del design architettonico e urbano, che sta passando da forme statiche e rigidamente definite a superfici più fluide e interattive, che si adattano e si trasformano continuamente. Si tratta di una progressiva dissoluzione della separazione tra il mondo umano e quello tecnologico: la tecnologia sta trasformando radicalmente non solo l'estetica e la forma dell'architettura, ma anche il nostro modo di vivere e interagire con lo spazio, ed è vista come un'estensione naturale dell'esperienza umana, creando un ambiente in cui l'architettura non è più qualcosa di statico che l'uomo osserva passivamente, ma un sistema complesso in cui l'uomo interagisce attivamente con il suo spazio, influenzando e modificando continuamente l'ambiente che lo circonda. La progettazione digitale (come il sistema NURBS), ad esempio, sta modificando la nostra capacità di interagire con l'architettura e gli spazi urbani, rendendo le strutture più "vive" e capaci di rispondere ai comportamenti e alle necessità degli utenti in modo dinamico.
Leggendo questo articolo ho notato un collegamento interessante con il libro Mathland di Michele Emmer specialmente nella loro esplorazione dell'interazione tra geometria, tecnologia e percezione spaziale. Entrambi i testi trattano la trasformazione delle pratiche progettuali in architettura e, la matematica e la geometria sono visti non solo come strumenti per la progettazione, ma anche per la comprensione filosofica e culturale dello spazio. Un punto di contatto tra i due è quindi il modo in cui entrambi esplorano il rapporto tra dimensione, forma e spazio, utilizzando tecnologie avanzate (come i software di modellazione digitale in New Flatness e la matematica nel caso di Mathland) per affrontare la questione della percezione spaziale e delle nuove possibilità progettuali.