4. Come faccio a trasmettere dei dati "strutturati" (testi, numeri e relazioni) a distanza ai tempi di Leonardo? Cioè senza fax, elettricità o mezzi fisici, se voglio trovare un sistema più efficiente e rapido del precedente?
La risposta risiede sempre nell'uso di una griglia, ma non basta solo l'equazione. Abbiamo bisogno di una funzione. Parliamo di Spreadsheet (= foglio elettronico) come Excel, è un sistema (fogli di lavoro/calcolo) composto da righe, colonne e celle dove ogni cella può contenere dati e restituire risultati derivati da altre celle. Si tratta di un ambiente informatico in cui è possibile legare con relazioni matematiche anche molto complesse i dati numerici contenuti nelle celle e che permette il costante aggiornamento di tutti i valori al solo variare di una informazione.
FUNZIONI (+, -, %, x);
VARIABILI (numeri);
RISULTATO.
L'innovazione è che il risultato è variabile e che cambiando le variabili cambia anche il risultato !
Quindi si crea una struttura di interconnessioni dove ogni elemento è in relazione con gli altri. Questo sistema si basa su una gerarchia ad albero e crea il sistema "what if".
Lo Spreadsheet ha avuto un forte impatto nell'architettura parametrica dove, modificando i parametri in un foglio di calcolo il modello si aggiorna dinamicamente. Quando le scelte sono molte e il bilancio limitato, si dovranno fare delle scelte di compromesso sulle singole operazioni al fine di raggiungere la migliore soluzione complessiva. Lo Spreadsheet non contiene informazioni grafiche (il che accade invece nel Database, vedi lezione) ma unicamente delle quantità. E questo modello elettronico costi-benefici diventa ancora più interessante quando le quantità sono legate direttamente a delle informazioni grafiche. Questa potenzialità consente di l'estendersi della simulazione per le strutture, per gli impianti, per la luce, l'acustica, ecc. Sono possibilità legate ai programmi GIS che consentono di legare grafici e numeri in modo da immagazzinare molte informazioni (dimensioni, caratteristiche, costi) accedendo di volta in volta agli ambienti o alle parti dell'edificio che li riguardano.
La logica "what if..." = "cosa succede se..." (vedi lezione sul modello diagrammatico)
Dalla logica precedente induttiva "if... then" (dal basso--> alto, cioè acclarata una condizione ne conseguiva una logica conseguenza in successione lineare), ovvero, dalla sommatoria di fatti ed esigenze singole governate da una ideologia generale come quella del funzionalismo, si arriva a quella deduttiva (dall'alto--> basso). Questa logica deduttiva caratterizza la nuova architettura in cui si lavora per ipotesi e si procede per salti logici (mondo dell'ipotesi) ed è basato sull'ipotesi e su una possibile soluzione che viene progressivamente verificata e affinata attraverso un "processo" e con l'ausilio di strumenti adeguati. Non ci sono più sistemi ideologici e teorici prefissati, ma una serie di domande e di ipotesi proiettate prima e verificate poi nel reale. Di fronte a un progetto la domanda fondamentale non è più a quale teoria corrisponda ma "quali controlli supera". La verifica dei risultati può essere compiuta più volte attribuendo dei valori specifici alle incognite: una "filosofia della simulazione".
L'informatica trasforma i dati in informazioni attraverso una convenzione.
Informare = modellare secondo una forma ---> modello = forma assunta delle informazioni, modellazione = processo di dare forma ai dati. Dunque il progetto architettonico è un insieme di equazioni interconnesse in cui ci sono forme dinamiche (famiglie di forme possibili, ovvero famiglie tipologiche) che variano dinamicamente con parametri definiti. RETE DI INFORMAZIONI MODELLABILI con configurazioni variabili e adattabili.