Nell'Ottocento i sistemi di calcolo hanno un salto fondamentale (nascono le prime macchine programmabili come i telai meccanici) ed emergono diverse invenzioni che rimarrano dormienti per molti anni per poi essere riprese e migliorate. Tra queste troviamo la creazione di un linguaggio basato solo su un codice binario dal matematico George Boole, usato poi come base logica per il futuro dei computer. Quindi i sistemi di calcolo continuano a evolversi fino a diventare completamente autonomi con l'avvento dei computer elettronici.
All'inizio del Novecento la nuova società IBM introduce la scheda perforata, una card caratterizzata da buchi posizionati in posizioni specifiche per fornire informazioni precise, fondamentale per la gestione dei dati.
Negli anni '30 nasce il COMPUTER = un dispositivo che si basa sull'elettricità e non sui sistemi meccanici, con la VALVOLA che è un apparato elettrico capace di percepire la presenza di elettricità. Sovrapponendo questa tecnologia al linguaggio logico del codice binario di Boole risultò possibile programmare le macchine per ottenere risultati di calcolo complessi.
Negli anni '50 si verifica la Rivoluzione tecnologica con l'avvento del TRANSISTOR: ha le stesse funzioni della valvola ma con dimensioni ridotte. Questa miniaturizzazione permette la diffusione delle radio portatili.
Un ulteriore progresso si ha con l'introduzione dei CIRCUITI STAMPATI realizzati in silicio a cui vengono collegati i microprocessori (i chip) in grado di eseguire i calcoli complessi.
Il 1968 è un momento di svolta per l'innovazione tecnologica con la nascita del PERSONAL COMPUTER, inizialmente percepito come uno strumento di oppressione, poi come simbolo di liberazione.
Avvento dell'Apple: integrazione di tutte le componenti del computer in un unico "case".
Negli anni '90 IBM si rilancia nel mercato del personal computer con un salto verso il MICROSOFT con l'obiettivo di rende la tecnologia accessibile a un pubblico sempre più ampio.
Steve Jobs scopre due innovazioni che segnano una svolta nella tecnologia:
lo schermo bitmappato in cui ogni pixel può essere acceso o spento per formare un'immagine;
il mouse: si scopre che all'interno di questo schermo possono coesistere informazioni di varia natura attivate dal mouse (aprire, chiudere, ecc.) che consente di interagire con specifiche porzioni dello schermo attraverso "un'interfaccia grafica amichevole".
Successivamente, nasce il primo Macintosh = un computer che combina potenza tecnologica + semplicità d'uso.