Mentre ci stavamo dirigendo a Vienna, abbiamo fatto tappa qui.

Esso è un cimitero militare costruito in epoca fascista che ricorda i caduti della Prima Guerra Mondiale: il monumento è circondato da un enorme bosco di cipressi, essi sono simbolo di immortalità e il loro legno è considerato incorruttibile.

Il significato dei cipressi rappresenta proprio il messaggio che Mussolini voleva lasciare trasparire con questo cimitero, ossia la sublimazione della guerra tramite l'esaltazione della morte dei soldati per l'amore verso la loro patria.

Abbiamo deciso di collegare il monumento funerario a questo dipinto che rappresenta Hitler a chiacchiera con Topolino.

Secondo noi l'artista con questa opera voleva evidenziare la banalità intrinseca ai totalitarismi: come se tutto l'odio e la cattiveria del Fascismo e Nazismo, che hanno portato anche all'edificazione di monumenti come il Sacrario di Redipuglia, fosse il risultato di menti mediocri e insulse, il cui obbiettivo era solo "giocare" con le vite altrui. 

Il laghetto si trova nel parco della reggia e ospita animali come papere e anatre; l'intero giardino è pubblico, infatti molti abitanti lo utilizzano come meta per una passeggiata o per fare jogging in un'area dove il verde ( in primavera e in estate ricco di fiori colorati e profumati) e lo specchio d'acqua convivono creando un paesaggio suggestivo e incontaminato.

Il quadro, appartenente a uno dei più talentuosi impressionisti della storia, ci ha suscitato enorme serenità, equilibrio e limpidezza, infatti ci siamo fermate per vari minuti a contemplarlo, incantate dalla sua bellezza.

Siamo fermamente convinte che qualsiasi paesaggio arricchito da uno specchio d'acqua, reale o dipinto che sia, riesca a conferire un valore aggiunto al panorama che ci si presenta davanti.

Affacciandoci da una finestra del museo, ci siamo imbattute in questo paesaggio, in cui il verde del parco esterno del palazzo, curato nei minimi dettagli, si intreccia con una meravigliosa veduta della città.

Non vedevano l'ora di vedere questo capolavoro dal vivo: esso è l'emblema dell'arte viennese, di cui si parla moltissimo nelle scuole in materie diverse.

Abbiamo deciso di proporre questo paragone per vari motivi:

in primis perché in entrambi vi è una forte componente del verde, infatti nel paesaggio il parco rappresenta il vero protagonista dell'immagine scattata, mentre nel dipinto l'attimo di estasi amorosa si consuma in un prato idilliaco e fiorito; inoltre la fantasia con cui la vegetazione del parco è stata tagliata dai giardinieri  riprende le forme tondeggianti e geometriche del vestito dei due amanti nel dipinto; infine guardando il parco del Belvedere e il dipinto abbiamo provato la stessa sensazione, ossia stupore misto ad entusiasmo di fronte a qualcosa di così bello e curato nei minimi dettagli.