A spasso tra il verde di Vienna

 "Vienna, una città dove la bellezza storica si unisce all'innovazione sostenibile per creare un futuro luminoso e verde"

Dal 5 al 10 febbraio abbiamo trascorso il nostro viaggio d’istruzione nella magnifica città di Vienna, tanto affascinante quanto eco-friendly. Appena siamo arrivate nella città siamo rimaste sorprese dall’importanza che i cittadini davano alla sostenibilità. La capitale austriaca ha un grande valore storico e sin dal primo sguardo che si pone sugli edifici, si percepisce la cura con cui la città ha preservato il suo patrimonio architettonico. Ciò che ci ha sorpreso ancora di più è stato, però, vedere i moltissimi spazi riservati alle aree pedonali e alle piste ciclabili che rendevano la città estremamente accessibile senza l'utilizzo di veicoli a motore. La maggior parte di coloro che percorrevano le strade viaggiavano a bordo di una bicicletta, e per i tratti più lunghi, vi erano a loro disposizione una grande quantità di mezzi pubblici che permettevano ad ogni cittadino di raggiungere qualsiasi angolo della città. 

Anche di parchi, a Vienna, se ne può trovare in abbondanza: zone dove ci si può rilassare, fare una camminata in mezzo al verde, fare sport in compagnia o godersi un delizioso pic-nic, magari dopo aver comprato il pranzo al mercato cittadino, che offre una vasta gamma di prodotti locali e biologici. Ed è affascinante come la natura di questi parchi si fonda perfettamente con l’ambiente che le sta attorno, tra gli edifici e le case in stile Liberty. 

Ma la sostenibilità è un aspetto che accompagna i cittadini viennesi da molto tempo, a dare un'ulteriore spinta alla sostenibilità vi sono, infatti, gli incantevoli giardini dei musei, come quelli del Museo Del Belvedere e al di fuori del castello di Schönbrunn, che da tantissimi anni accolgono sia stranieri, che abitanti della stessa città. Dopo aver visitato i due edifici ed aver ammirato le bellissime opere d’arte al loro interno, abbiamo potuto condurre una passeggiata tra il verde che li circondava. Se già prima invidiavamo la principessa Sissi, dopo aver visto il parco che aveva a disposizione nella sua reggia estiva, non abbiamo potuto fare a meno di provare ancora più gelosia nei suoi confronti: quante passeggiate, quante cavalcate in sella al suo cavallo poteva farsi nel suo giardino e nella lettura di quanti libri poteva immergersi, seduta su una panchina ad ammirare il sontuoso castello. 

La giornata del 7 febbraio l’abbiamo passata a Schönbrunn, di cui, sia il parco che il castello, nel 1996, furono dichiarati dall’UNESCO “patrimonio mondiale dell’umanità”.

Di fronte alla facciata esposta a sud del castello, si rimane avvolti nel verde, tra fiori e piante di ogni tipo e da qualche paperella.

Il parco di Schönbrunn è aperto al pubblico dal 1779 e ancora oggi viene utilizzato dai viennesi per corsette mattutine o camminate pomeridiane. All’interno dei giardini si può trovare l’Orangerie di Schönbrunn, che si estende per 189 metri di lunghezza e 10 metri in larghezza. Essa contiene una moltitudine di antiche e rare forme di agrumi.  Insieme a quella di Versailles è considerata la maggiore aranciera di epoca barocca.

L’8 febbraio siamo andate a visitare il Castello del Belvedere, famoso per custodire al suo interno le famose opere di Gustave Klimt “il bacio” e “Bonaparte che cavalca il San Bernardo” di Jacques-Louis David, che ci hanno appassionato per la loro grandezza e bellezza. Bello e affascinante è, però, anche l’immenso giardino che ci ha accolte appena entrate dal cancello, simmetrico e ben curato. Vienna, come ci hanno ricordato molte volte i nostri professori e le guide turistiche, è infatti famosa anche per la sua ecosostenibilità e il rapporto uomo-natura ben bilanciato. Il giardino collega i due palazzi del Belvedere (quello inferiore e quello superiore). Quello principale è poi suddiviso in tre ampiezze circondate da fontane, statue e bacini d’acqua. 

Un altro interessante elemento di architettura e ambiente urbano legato strettamente alla natura, è la Kunst Haus Wien di cui purtroppo abbiamo potuto vedere solo la parte esterna. Tale edificio coloratissimo, che si trova in pieno centro città, ospita nelle sue varie parti, oltre 260 diversi tipi di piante creando un ambiente più simile ad una foresta che ad un contesto urbano come siamo abituati a conoscerlo. Abbiamo letto che nel tetto del Kunst Haus Wien ci sono due alveari da cui viene prodotto un miele biologico che si può acquistare nel negozio del museo.

Da queste nostre osservazioni abbiamo avuto l’impressione che Vienna sia una città particolarmente verde che merita di trovarsi tra "Le 10 città più verdi del mondo”. Ma Vienna non è solo questo: per 10 anni, fino al 2019, anche grazie a tutti gli aspetti che abbiamo prima descritto, era considerata la metropoli con la migliore qualità della vita, e, nel 2023, è tornata ad esserlo.

Da Castello Caterina Viola, Silvia Barsotti, Gabriella Grace Aglioni, Elena Severi 5c