Capitale verde

Durante il nostro viaggio d’istruzione ci siamo fermati per circa tre giorni nella città di Vienna. In questo periodo abbiamo potuto osservare che la capitale austriaca è molto all’avanguardia dal punto di vista dell’ecosostenibilità. La città è ricoperta per oltre il 50% della sua estensione da spazi verdi, parchi e giardini; per questo motivo da circa quattro anni mantiene il primato di città più “green” al mondo. Purtroppo, avendo soggiornato nella metropoli nel periodo invernale e avendo avuto un meteo pressoché avverso, non siamo stati in grado di poter apprezzare al meglio la grande quantità di verde disponibile. Abbiamo però potuto osservare la grande rete di trasporti pubblici (biciclette pubbliche, autobus, metro, tram…), le ben organizzate e moderne infrastrutture (città molto ricca di piste ciclabili) e la rigorosa pulizia. 


Appena arrivati in città siamo stati accolti da una guida che ci ha subito portato nei principali punti di interesse. In questo tragitto alla ricerca di alcuni dei più caratteristici punti della città, come la statua di Gutemberg, orafo tedesco ideatore della stampa a caratteri mobili, in via Lugeck, o la cattedrale di S. Stefano, siamo rimasti stupiti sia dalla grande quantità di persone che si spostano con biciclette sia dalla attenta pulizia delle strade, mantenute tali da un’importante schiera di operatori ecologici. Sebbene dal punto di vista umano si respirasse un’atmosfera fredda e rigida, la città ci ha trasmesso anche dei sentimenti di spensieratezza e leggerezza forse dettati anche dal fatto che quello fosse una sorta di evasione dalla monotonia che, bene o male, caratterizza la vita di uno studente. La mattina seguente abbiamo visitato una delle principali attrazioni della città, il castello di Schönbrunn, reggia imperiale che ha ospitato la casata imperiale degli Asburgo , che ha visto come suoi principali rappresentanti alcuni dei più influenti uomini politici del panorama europeo della seconda parte del millennio, dai primi del 1700 fino ai primi anni del secolo scorso; tra questi Maria Teresa, Francesco Giuseppe e Francesco Ferdinando il cui omicidio è stato il “casus belli” della prima guerra mondiale. La reggia, che si struttura similmente alla francese di Versailles, ha dietro la facciata posteriore un parco in stile barocco che si estende per circa 170 ettari dove, oltre a giardini ricchi fiori e di verde, possiamo trovare fontane, obelischi, statue, voliere e addirittura uno zoo.           
La vista al castello è stata succeduta da quella al museo dell’Albertina dove abbiamo potuto osservare artisti del calibro di Braque, Picasso, Magritte, Monet, Schiele, Klee e Kandinskij. Il giorno seguente invece, dopo aver visitato la nella mattinata il Kunsthistorisches museum, museo fondato dall’imperatore Francesco Giuseppe per ospitare le collezioni imperiali (particolare interesse è rivolto all’arte barocca e rinascimentale), siamo stai al palazzo del Belvedere. Questo edificio di età barocca è circondato, come lo era anche il castello di Schönbrunn, da una grande mole di verde. In questo palazzo abbiamo potuto osservare grandiosi opere della storia dell’arte. Tra questi quelli che ci hanno colpito maggiormente sono “Il bacio” di Gustave Klimt e “ Bonaparte che valica il Gran San Bernardo” di Jaques-Louis David. Questa è stata la nostra ultima esperienza nella capitale austriaca, una città che ci ha lasciato un ricordo che rimarrà indelebile e la speranza che molte città possano seguire il suo esempio per diventarne più green.

Pietro Benedetti, Luca Del Debbio, Francesco Paradossi