Thamar
Palma, longevità e vittoria interiore
Thamar
Palma, longevità e vittoria interiore
Thamar è una delle 19 Primenate, figlia di Brahma, ma non c’è nulla di etereo nel modo in cui si presenta. La trovi allo Scorsetto Nero, tra i tavoli esterni dove la vita di Land’s End pulsa più forte, minigonna indecente, top minuscolo, pancia scoperta, un vassoio in una mano e nell’altra uno sguardo che non ti permette di mentire. È magrissima, elegante come una lama e pericolosa allo stesso modo. Capelli castano scuro ondulati, sciolti come se sfidassero il vento, occhi azzurri con una scintilla di malizia che basta per mettere a disagio chiunque abbia qualcosa da nascondere.
Fisicamente e a colpo d’occhio ricorda Maelis, ma solo nella forma. Dove Maelis è luce ingenua, Thamar è fuoco lucido. Dove Maelis sorride senza rendersi conto del proprio potere, Thamar lo misura, lo calibra, lo usa. È così anche quando non ricorda ancora chi è: una scintilla che ha imparato a cavarsela con le unghie e con l’intelligenza, molto prima che con la luce.
Allo Scorsetto Nero non prende mai un appunto, eppure ricorda ogni ordine, ogni volto, ogni sfumatura. Non serve drink: serve informazioni, e nessuno se ne accorge. Land’s End la conosce come la cameriera più provocante del locale, ma mentre riempie bicchieri già costruisce, senza che nessuno lo capisca, la futura resistenza. Sarà lei a dare forma al Nothing News, e all'Echoes of Emphatia. E sarà sempre lei — incredibile ma inevitabile — a sedere come co-presidente di Land’s End accanto al Presidente, metà filosofia, metà strategia.
Thamar non è buona, non è accomodante, non è fatta per rassicurare. Licenzia Anya senza esitare, perché in quel momento non conosce ancora il destino, vede solo il rischio. Ed è proprio questa sua spietata correttezza che la fa amare da Aisha più di quanto ammetterebbe. È questo che le permette di sopravvivere quando Cronos manda i suoi uomini a rapirla, di resistere ai demoni dei servizi speciali, di sopravvivere all’impianto mentale che la trasforma in un’arma contro Aisha e Adamas. E quando Aisha entra nella sua mente insieme ad Adamas per liberarla dal plagio, Thamar non torna come prima: torna più affilata, più consapevole, e soprattutto irriducibile.
È la cameriera che continua a servire ai tavoli anche quando è la donna più potente della resistenza. È la giornalista che interrompe i segnali dei Manipolatori nel Metaverso. È la leader che non ha mai bisogno di urlare per farsi obbedire. Non è una Primanata che illumina: è una che taglia. Una che apre varchi. Una che non ti permette di dormire mentre il mondo brucia.
Thamar è questo: la scintilla che non consola, ma sveglia. La 18ª figlia di Brahma, quella che non chiede mai il permesso. Quella che, tra una minigonna e un vassoio, prepara la rivoluzione.