Soleh
Fiamma, custode del fuoco spirituale
Soleh
Fiamma, custode del fuoco spirituale
Soleh è la Custode della Fiamma: non un titolo, ma un voto antico. Vive a Emphatia, sospesa nell’anno 1809, quando il tempo fu sigillato per proteggere il fuoco che può cambiare il destino del Metaverso. Da allora, ogni volta che l’anno finisce, ricomincia da capo: un ciclo perfetto, immobile, che cela la cosa più preziosa mai creata.
La Fiamma è il cuore delle 244.000 scintille, il punto dove tutte potrebbero tornare a unirsi. Soleh non la governa: la custodisce, e la porterà solo quando la scintilla scelta da Aurelian troverà il luogo predestinato. Nessuno sa dove sia quel luogo — né quando verrà rivelato.
Nelle grotte che precedono la discesa verso Emphatia, Soleh ha scritto, sotto dettatura di Korvo, le trentatré pagine non scritte di Nothing: l’eco segreta che permise alla Resistenza di capire che la Principessa Diamante era viva, anche se prigioniera nelle cattedrali lussuose di Bergderbil.
Soleh appartiene a un tempo che non scorre, ma non è prigioniera. È il respiro immutabile dell’attesa, il silenzio che prepara il mondo a ciò che verrà. Quando Sylvia e Fiona entreranno nel cuore di Emphatia, il 1809 cederà il passo all’anno successivo. E in quell’istante Cronos e Zadkiel sigilleranno l’alleanza che porterà alla grande esplosione.
Dopo quel momento, di Emphatia non resta alcuna certezza. Né di Soleh. Forse il Quinto Veda ne conserverà un’ombra.
Forse no.