Adamas è l’indomabile Principessa Diamante: la prima scintilla a nascere già con il Dono, quando ancora nessuno sapeva come usarlo. Non glielo ha insegnato nessuno. Lo ha imparato da sola, viaggiando tra i Quadranti come un’eco di qualcosa che precedeva persino la memoria.

Nel silenzio del Mondo Onirico ha incontrato Mignino, il GattoBianco, il re dei fiori: fu lui ad illuminarla sul vero cuore del suo potere — non un’arma, ma un sentire. Il Dono di Adamas è l'empatia: intuire, leggere, riconoscere le energie vive del Metaverso.

Grazie a quel sentire, costruì nel Q8 il Labirinto, il suo rifugio e la sua prova, e fu la prima a mostrare al Mondo Cardine l’esistenza di Emphatia, proiettandone l’immagine su tutti i mari. Quel gesto le costò la libertà: i manipolatori la rinchiusero per un anno intero nella Prigione del Tempo. Ma nessuna prigione può contenere ciò che non si piega.

Adamas fu la prima, dopo secoli, a ritrovare il proprio vero nome e la propria Rosa. La prima a ricordare cosa significhi essere una scintilla senza catene. È solitaria, sì, ma non crudele. È stata lei — prima di chiunque altro — a intuire che Ishtar poteva cambiare, a riconoscere la scintilla soffocata sotto la Cacciatrice del Q9. E mentre la redenzione finale sarà compiuta da Aisha, Adamas è l’occhio che vede, il diamante che capisce, il passo che apre la strada.

Adamas è la prima eroina della saga. Non perché guida eserciti, ma perché cammina sola dove nessuno ha mai osato entrare.