Per depositare in BOA una pubblicazione in Open Access non è necessario pubblicare su riviste Open Access.
Si può continuare a pubblicare dove si è abituati (la rivista più prestigiosa del settore, la rivista migliore secondo i criteri di valutazione in vigore…) e poi si deposita in BOA la versione consentita dall'editore per l’Open Access (in riferimento al deposito negli archivi istituzionali). Questa strategia di pubblicazione in Open Access si chiama Green Road. Per sapere quale versione è possibile e se viene richiesto un periodo di embargo (ovvero mesi in cui l’articolo pur depositato non è visibile all'esterno) si può consultare la banca dati SHERPA-RoMEO per gli editori stranieri; per gli editori italiani un utile strumento può essere una banca dati censita dall'Università di Torino.
In merito all'embargo si ricorda che la data di inizio embargo è quella della pubblicazione online dell'articolo e che in BOA l'articolo verrà in automatico sbloccato dal sistema e reso visibile e pubblico una volta trascorsi i mesi di embargo indicati
L' 82% degli editori lo consente, compresi tutti i maggiori editori internazionali (Elsevier, Wiley, Springer, Taylor&Francis…).
Se l’editore non consente alcuna versione (se si è firmato un "Copyright transfer agreement"), si descrivono comunque in BOA i dati bibliografici (titolo, autore, abstract, parole chiave) che diventano visibili per tutti, subito, anche su Google. Il lettore, se interessato, può poi richiedere una copia all'autore attraverso il form che compare nella scheda bibliografica di BOA (pulsante “Chiedi all'autore”).
Per avere ulteriori chiarimenti o supporto è possibile contattare l'Ufficio Sistemi Integrati per la Ricerca (SIR)