Meditazione camminata all'interno
Fare meditazione camminata significa semplicemente sapere che stiamo camminando: lo scopo della meditazione camminata è solo camminare, essere nel momento presente, consapevoli del nostro respiro e del nostro camminare.
Non c'è bisogno di arrivare da nessuna parte. Camminiamo liberi e stabili, senza fretta. Siamo presenti ad ogni passo. E quando desideriamo parlare, ci fermiamo e diamo piena attenzione all'altra persona, alle nostre parole e all'ascolto.
Praticando la meditazione camminata possiamo concentrare la nostra attenzione sul contatto dei nostri piedi con il suolo, e camminare come se stessimo accarezzando la terra ad ogni passo. La nostra pratica dovrebbe essere leggera e rilassata e non rigida. Dobbiamo accettare i pensieri che vanno e vengono nella nostra mente, a patto che dopo averli riconosciuti ritorniamo alla nostra consapevolezza.
Quando pratichiamo all’interno del nostro luogo di pratica, durante le serate del sangha, camminiamo molto lentamente in cerchio, in senso orario, facendo, ad esempio, un passo ad ogni inspirazione e uno a ogni espirazione e portando l'attenzione al contatto dei piedi con il pavimento.
Possiamo fare un passo e inspirare dicendo mentalmente `inspiro'. Poi, quando l’altro piede tocca il pavimento, possiamo dire dentro di noi `espiro'.
Procedura formale:
Si avanza di mezzo passo per volta, ciascuno in base al proprio ritmo ma in maniera armoniosa con gli altri meditanti presenti nella stanza. La schiena è dritta, le spalle rilassate e le mani raccolte davanti all'addome oppure distese lungo il corpo.
Le vertebre cervicali sono estese, il mento è leggermente rientrato verso il petto e lo sguardo appena rivolto in basso davanti a noi (gli occhi sono aperti per evitare di perdere l’equilibrio o di urtare con qualcosa).
Se durante la camminata ascoltiamo il suono della campana, ci fermiamo per il tempo di tre respiri e poi riprendiamo a camminare.
Si procede come descritto fino a quando udiamo tre suoni della campana che segnano la fine della sessione.
Al terzo rintocco della campana ci voltiamo verso il centro del cerchio e, unendo la mani al petto, spostiamo leggermente la testa in avanti in segno di ringraziamento e gratitudine verso gli altri.