Frasi di Thay

La pace

La pace è ovunque intorno a noi, nel mondo e nella natura, e dentro di noi, nei nostri corpi e nelle nostre anime.

Se solo impariamo a entrare in contatto con questa pace, a toccarla, saremo guariti e trasformati.

Non si tratta di fede: è una questione pratica.

Non c'è bisogno d'altro che di trovare dei modi per riportare il nostro corpo e la nostra mente al momento presente, così da poter toccare ciò che è vitale, salutare e meraviglioso.


Emozioni forti

Quando ci prende un’emozione forte come la paura o la rabbia, dovremmo portare l’attenzione giù all’addome: in momenti come quelli restare a livello dell’intelletto è pericoloso.

Le emozioni forti sono come una tempesta, non è saggio rimanere all’aperto durante una tempesta; eppure la nostra reazione abituale è restare “nella testa” e lasciare che i sentimenti ci travolgano.

Dovremmo invece radicarci nel respiro, concentrandoci sul movimento della pancia che si espande e si contrae, portare l’attenzione al centro di noi stessi.


Emozioni forti 2

Quando noti che in te nasce un’emozione forte torna a te stesso e mettiti a praticare il respiro consapevole, per generare l’energia della consapevolezza che ti protegga.

Sii presente alla tua emozione, non lasciarti sopraffare da lei.

Non cadere vittima delle tue stesse emozioni.


Abbracciare la sofferenza

La pratica è accettare la sofferenza, abbracciare la sofferenza e trasformare la sofferenza in qualcosa che nutre. È una cosa possibile. Non bisogna avere paura della sofferenza, bisogna guardarla in faccia con molta comprensione: “Buongiorno, sofferenza! So che sei lì, mi prenderò cura di te”.

E abbracciando la vostra sofferenza, praticate la meditazione camminata, praticate la meditazione seduta, praticate la respirazione consapevole. La sofferenza è il vostro bambino.

Occorre tenerla tra le braccia con molta dolcezza, con molta gentilezza. Non bisogna lottare con la sofferenza, bisogna abbracciarla. Con la sofferenza posso camminare, posso sedermi, posso respirare, posso cucinare e nello stesso tempo posso sorridere.

Sorridere a cosa? Alla vita, alla gioia e anche alla sofferenza.

L'arte di non fare niente

Provate a passare una giornata senza fare niente; noi la chiamiamo una “giornata pigra”. Eppure, per molti di noi,abituati a correre da una parte all'altra, una giornata pigra è realmente un compito arduo!

Non è facile essere e basta. Se riuscite ad essere felici, rilassati e sorridenti, quando non state facendo qualcosa, siete abbastanza forti.

Non fare niente porta qualità nell'esistenza, che è molto importante. Così, non fare niente è veramente qualcosa.

Per favore, scrivetelo ed mettetelo in evidenza all'interno della vostra casa: Non fare niente è qualcosa.

La vera casa

Ricordatevi che la vostra “Vera Casa” non la trovate al di fuori di voi stessi, ma è direttamente nel vostro cuore.

Non abbiamo bisogno di portare a casa qualcosa per sentirci appagati. Abbiamo tutto quello di cui abbiamo bisogno proprio nel nostro cuore.

Non abbiamo bisogno di praticare per molti anni o viaggiare lontano per arrivare nella nostra vera casa.

Se sappiamo come generare l’energia della consapevolezza e della concentrazione, allora con ogni respiro, con ogni passo, arriviamo nella nostra vera casa.

La nostra vera casa non è un posto lontano da noi nello spazio e nel tempo. Non è qualcosa che possiamo comprare.

La nostra vera casa è presente esattamente nel qui ed ora , se solo sappiamo come tornare ed essere veramente presenti ad esso.

L'impermanenza

È nella mia natura invecchiare.

Non c’è modo di sfuggire alla vecchiaia.

È nella mia natura ammalarmi.

Non c’è modo di sfuggire alla malattia.

È nella mia natura morire.

Non c’è modo di sfuggire alla morte.

Tutto ciò che mi è caro e tutti coloro che amo

per natura sono soggetti al cambiamento.

Non c’è modo di sfuggire alla separazione da loro.

Io eredito le conseguenze delle azioni che compio

con il corpo, la parola e la mente.

I miei atti sono la mia continuazione.