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Mi sono appassionato al cibo da bambino, i pranzi dai nonni erano degli eventi memorabili, più mangiavo e più mi accorgevo che i cibi non erano tutti uguali, inoltre erano in grado di regalare sensazioni a volte molto emozionanti. Piano piano sviluppai una particolare sensibilità per i sapori e mi accorsi che il cibo poteva essere potere, conoscenza, cultura. Quando decisi di rendere questa passione una professione mi misi alla ricerca di nuovi sapori, gusti ed abbinamenti, e, nella mia volontà di raggiungere la perfezione, studiando la cucina ho imparato a conoscere la storia, la filosofia e la psicologia, il mondo e le relazioni fra i popoli e le persone.

E ho scoperto che di fronte al cibo ogni uomo è uguale, e che non esistono popoli stranieri, perché in ogni nazione ci sono elementi di tutte le culture del mondo.

In più questo mio viaggio è stato costellato di assaggi di cibi buonissimi che mi hanno regalato sensazioni strabilianti, e più mi addentravo in questo mondo e più mi appassionavo a questa ricerca. Infine sono riuscito a fare di questa passione un lavoro, che non reputo un lavoro, ma qualcosa di cui non potrei fare a meno: insegnare ad altri a godere del cibo e della conoscenza che esso dà.

Buona navigazione e Buon appetito

Valerio