Nel 1965 a Mosca vennero pubblicati in un volume dal titolo “The Role of Eye Motions in Vision Processes” i risultati sorprendenti degli esperimenti condotti dal professor Alfred Lukianovich Yarbus sulla meccanica del sistema oculomotore, comprese le velocità e le durate di diversi tipi di movimenti dell’occhio.
Se pensiamo che l’elettronica e l’ottica così come le conosciamo oggi, non erano nemmeno agli albori la metodologia con cui venne condotto questo esperimento ha qualcosa di veramente geniale.
Yarbus sottopose un gruppo di volontari ad un test mostrando loro un famoso dipinto del pittore russo di metà ‘800, Il’ja Efimovič Repin, intitolato “Non lo stavano aspettando” che ritrae il momento del ritorno a casa, probabilmente dai lavori forzati, di un rivoluzionario russo condannato.
L’opera venne mostrata loro prima in forma libera (a), poi riproposta dopo aver formulato ai volontari delle domande ben precise, tipo:
b) Qual è la situazione economica di personaggi illustrati?
c) Che età anno?
d) Cosa stavano facendo?
e) Cerca di ricordare cosa indossano
f) Cerca di ricordare la posizione delle persone e degli oggetti
g) Prova a stimare per quanto tempo è stato in esilio il condannato.
E dando loro circa 3 minuti per osservare il dipinto prima di dare la risposta ad ogni domanda.