le tecniche a incisione sono tutte tecniche di produzione di stampe, ricavate da matrici di legno (xilografia), o di rame (acquaforte), il cui nome deriva dal fatto che la matrice viene preparata incidendovi l’immagine con punte di acciaio oppure con acido.
L’immagine si ottiene premendo un foglio di carta sulla matrice inchiostrata, a mano o a macchina. Xilografia, incisione su rame e litografia hanno in comune il carattere seriale nel senso che l’ideazione si concentra nella preparazione della matrice, dalla quale possono essere ricavate molte copie. L’incisione storicamente sembra già nota in Egitto e in Cina in epoca antichissima, intorno al VII-VI secolo a. C. Le prime stampe su carta comparvero però in Cina nel VII secolo d. C. e, in Europa, intorno alla metà del Trecento. Si trattò inizialmente di matrici in legno con cui vennero riprodotti motivi di carattere popolare.
Esistono due tipi di incisione:
l’incisione in cavo, nella quale le parti che devono risultare inchiostrate sulla stampa vengono scavate in una matrice di metallo. Questo procedimento è caratteristico di tutte le tecniche calcografiche (acquaforte, bulino, puntasecca, ecc.).
l’incisione in rilievo, nella quale i segni che risultano inchiostrati sulla stampa corrispondono alle parti risparmiate, cioè lavorate in rilievo, in una matrice in legno (xilografia) o di linoleum (linografia).
Nel primo caso la matrice, generalmente in rame o zinco può essere incisa in modo diretto, con ferri di varie forme, o in modo indiretto, grazie all’azione corrosiva di un acido.
In entrambi i casi, l’inchiostro calcografico viene in un primo tempo distribuito su tutta la lastra e in seguito asportato dalle parti piane della matrice. In modo da lasciare inchiostrate solo le parti incise. Il segno stampato risulta d’intensità e spessore corrispondente alla profondità e alla forma di quello inciso sulla matrice.