La copertina è il primo strumento di comunicazione del libro, una sorta di biglietto da visita che ne esprime l'identità. Il lettore, incuriosito, è spronato a sceglierlo in mezzo ad altri e a leggerne il contenuto.
Anche se la copertina potrebbe sembrare indipendente dal progetto grafico della pubblicazione, in realtà deve avere continuità e coerenza con il libro stesso. Per questo, i grafici impiegano tanto tempo ed energie per trovare la giusta sintesi.
Esistono tre modelli di impostazione della copertina:
con immagine a pagina piena: il richiamo visivo è in un'illustrazione o in una fotografia e il nome dell'autore e il titolo sono sovrapposti all'immagine. Questo stile si usa spesso per la narrativa di grande tiratura, le biografie, i saggi, i libri d'arte;
con immagine riquadrata: la parte esterna può contenere elementi grafici, come un fondo, in colore, una cornice, una particolare font, ecc.;
con immagine grafica: l'immagine stessa identifica l'opera e il pubblico di riferimento.
A seconda del tema trattato, esistono diverse grafiche di copertina. Per chiarire meglio, facciamo degli esempi: per la copertina di un libro che tratta il "benessere", possono essere adatti dei colori vibranti su sfondo bianco; per un testo con argomento "gastronomia", i colori di copertina devono essere "appetibili", come il rosso, il giallo e il verde; per i romanzi in generale, l'immagine deve essere emozionale, come quella della locandina di un film; un saggio di economia vuole, invece, una grafica molto pulita, seria, asciutta e con caratteri in grassetto.
Le copertine più centrate riportano sempre immagini semplici, quasi come simboli, cosicché la mente li possa associare a uno specifico messaggio, e spesso contengono un segno grafico preponderante che si distingue dallo sfondo e dagli altri elementi presenti. Ma attenzione: la presenza di troppi elementi rischia di confondere i messaggi senza produrre una chiara associazione.
Una verifica efficace per la funzionalità della copertina è provare a convertire in bianco/nero l'immagine grafica prodotta, o anche solo farne una fotocopia. Se la leggibilità della composizione è salva, la strada è quella giusta.
Spesso la sintesi stilistica è la carta comunicativa vincente e si ritrova, per esempio, in collane di libri di successo, con un modello grafico identificante e ben riconoscibile dal pubblico. Compito del progettista grafico è quello di compiere le giuste scelte estetiche che colgano l'obiettivo del messaggio da comunicare, in modo che la pubblicazione si possa imporre sul mercato.
La prima cosa che serve per creare una copertina di un libro fai da te è certamente la fantasia: per iniziare, dovresti provare a cercare ispirazione dai grandi maestri del graphic design specializzati proprio in book cover. In seguito devi considerare questi elementi prima di metterti all’opera.
La fase successiva è quella della scelta del tipo di font da utilizzare per le scritte: scegline uno che sia originale ma anche adatto al tipo di pubblicazione e soprattutto chiaro e ben leggibile. In alternativa, puoi cimentarti nell’hand lettering e creare una scritta tutta tua.
Nel creare una copertina, di un libro va valutato anche il formato di stampa che si desidera realizzare: è proprio in base a quello che potrai poi stabilire le dimensioni del layout della cover, senza le quali non ti sarà possibile lavorare sull’immagine. A quel punto potrai impostare la struttura della copertina: in base alla foto che avrai scelto, dovrai decidere dove posizionare il titolo, il nome dell’autore ed eventuali altri scritte.
Il menabò
Il menabò è un modello d’impaginazione. Precede l’imposizione tipografica e viene impiegato solitamente per libri o riviste, contenenti testo, fotografie e/o illustrazioni in una precisa disposizione. Consiste nell’impostare un disegno della pagina entro la quale posizionare attraverso le rispettive gabbie i vari “pesi” grafici, ovvero titoli, sommari, didascalie e immagini
La prima di copertina è il lato frontale del libro (in passato questo ruolo era svolto dal frontespizio).
Gli elementi che normalmente compaiono sulla prima di copertina sono, nell'ordine: l'autore; il titolo della pubblicazione e l'eventuale sottotitolo; un'immagine di forte impatto visivo che richiami l'attenzione, contestualizzando graficamente il contenuto del libro; il nome o il marchio della casa editrice, ed eventualmente la collana.
La quarta di copertina è il retro copertina del libro. È uno spazio grafico di seconda fase della comunicazione, cioè per chi desidera saperne di più, e svolge anche un ruolo promozionale. Qui si può trovare:
10) la recensione del contenuto del libro, detto anche pezzullo, un testo scritto con estrema sintesi dall'autore o da una personalità della critica editoriale;
11) la sinossi, un riassunto dell'opera; una nota biografica dell'autore, spesso accompagnata da una sua fotografia, con i suoi titoli accademici e le sue precedenti pubblicazioni;
Gli elementi di servizio, 12) il copyright, 13) come il prezzo, 14) il codice ISBN, il codice a barre e 8) il marchio della casa editrice vengono riportati al piede. Alcuni di questi elementi possono trovarsi sulle facce (4 e 5) alette (bandette interne/esterne) o risvolti della sovraccoperta.
Le facce interne sono dette seconda e terza di copertina e spesso non sono stampate, soprattutto nel caso di copertine cartonate.
Il dorso (costa, o costola) è il lato della rilegatura che copre la cucitura delle pagine. È una zona grafica molto importante, perché è l'unica parte visibile quando il libro è riposto su uno scaffale, insieme ad altri libri. Qui vengono ripetuti il nome dell'autore, il titolo dell'opera e il marchio dell'editore (a volte solo il simbolo). Il verso della lettura del dorso non segue una regola precisa: può essere dall'alto al basso o viceversa. L'occhio è abituato a leggere agilmente le informazioni in entrambi i versi ma, dovendo scegliere, è consigliabile la prima opzione, detta "anglosassone", anche perché, posando il libro su un tavolo, il dorso del libro si presenterà con il corretto verso di lettura.