Articolo 9 Costituzione della Repubblica italiana
L'articolo pone, in termini di promozione e di tutela, le premesse della cosiddetta “Costituzione culturale”, che troverà più ampia definizione nei successivi articoli 32-35. Qui vengono enunciati due principi fondamentali: quello della promozione dello sviluppo di cultura e ricerca e quello della tutela del paesaggio (da intendersi, questo, nel senso più ampio di “beni ambientali”) e del patrimonio storico e artistico. Solo in apparenza l'articolo mette insieme temi diversi; in realtà, a ben riflettere, se è del tutto evidente che non è concepibile uno sviluppo culturale scisso da un contestuale sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, è altrettanto evidente che la cultura pone le radici di un suo possibile sviluppo nella conoscenza e, dunque, nella valorizzazione e nella tutela dell'intero patrimonio ambientale, storico, artistico, che rappresenta la vera “essenza culturale”, sedimentata per secoli, della Nazione. Nella definizione di “paesaggio” va identificato il cosiddetto “ambiente visibile”, in cui rientrano a pieno titolo tutti gli aspetti relativi al rapporto tra uomo e natura. Nella definizione di “patrimonio storico e artistico” (in altre parole, i cosiddetti “beni culturali”) vanno identificati tutti quei beni, mobili e immobili, di proprietà pubblica o privata, che rivestono interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico, bibliografico. L'osservanza di questa norma costituzionale ha portato all'istituzione del Ministero dei Beni culturali (1974), successivamente Ministero per i Beni e le attività culturali (1988) e del Ministero dell'Ambiente (1986).
Nel primo comma dell’articolo 9 la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica, ragion per cui la tutela, trattata nel comma seguente, è posta al servizio del valore delle persone. Nel secondo comma dell’articolo 9 la Repubblica tutela innanzi tutto il paesaggio. Segue la tutela del patrimonio storico e artistico, che pertanto include anche quello utile, buono, e significativo, da conoscere/comprendere storicamente, anche se povero o privo di artistiche qualità. Poiché il patrimonio culturale in Italia è sconfinato per estensione, profondità, densità d’intreccio culturale e d’interconnessione con la natura, quindi per qualità di contesto paesaggistico, è evidente la necessità di una sinergia tra istituzioni, media, associazioni/ fondazioni e gruppi di cittadini attivi e volenterosi pronti a misurarsi in migliaia di utilissime iniziative sussidiarie (art.118). Ma solo un’azione combinata è forse in grado di affrontare protezione e promozione, e sono soprattutto le nuove generazioni, con il loro bagaglio di entusiasmo ed energia, che possono attuarla, dialogando con le istituzioni. Da qui l’importanza di proporre a scuola momenti di studio e di riflessione sulla Costituzione con la finalità di promuovere comportamenti consapevoli e responsabili. Il progetto qui presentato è stato reso possibile grazie al prezioso supporto di Ferrero. In sintonia con i valori d’impresa e il costante impegno in attività di responsabilità sociale, la Fondazione Ferrero, nell’ambito della sua missione culturale, sostiene e promuove progetti, eventi ed esperienze trasversali ai vari ambiti del sapere. Rappresenta, infatti, un esempio concreto e virtuoso di come, attraverso la promozione della cultura e del territorio, si possa diventare attori protagonisti nel favorire il benessere della collettività. Tutto ciò in perfetta sinergia con l’impegno del FAI e il tema promosso per quest’anno scolastico.