Raffaello Sanzio nasce a Urbino il 28 marzo. Il padre è Giovanni Santi, uno dei pittori di corte dei Montefeltro (“Sanzio” è la volgarizzazione del latino “Sancti”), e la madre è Magia di Battista Ciarla, scomparsa quando l’artista ha solo otto anni d’età. Raffaello compie il suo primo apprendistato nella bottega paterna negli anni Novanta del Quattrocento, a Urbino, dove ha modo di compiere ripetute visite al Palazzo Ducale e dove può dunque vedere le opere di Piero della Francesca, Melozzo da Forlì, Antonio del Pollaiolo, Pedro Berruguete, Giusto di Gand, Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini e altri importanti artisti attivi nella corte feltresca. Giovanni Santi muore nel 1494, e Raffaello diventa successivamente allievo del Perugino, anche se non conosciamo con esattezza quando i due si incontrano. Nel 1499, all’età di sedici anni, l’artista si trasferisce a Città di Castello, dove ottiene la sua prima commissione indipendente: lo Stendardo della Trinità, che lo pone in luce presso gli ambienti locali, tanto che, nel 1500, dalle monache del monastero di Sant’Agostino gli viene commissionata la Pala di san Nicola da Tolentino, che l’artista esegue a Evangelista da Pian di Meleto. Nello stesso periodo, tra il 1501 e il 1502, Raffaello compie viaggi a Firenze e a Siena, dove viene invitato, secondo Giorgio Vasari, dal Pinturicchio. Risale al 1504 uno dei suoi più grandi capolavori: lo Sposalizio della Vergine desinato alla chiesa di San Francesco di Città di Castello. In seguito, nello stesso anno, l’artista si trasferisce a Firenze, dove si trattiene fino al 1508