Mary Cassatt, nata nel 1844 da una famiglia benestante statunitense trasferitasi a Parigi. Fin da giovanissima mostrò un carattere tenace e indipendente. A differenza delle sue colleghe contemporanee, riuscì all’età di 15 anni ad entrare alla Pennsylvania Academy of Fine Arts, la più antica e prestigiosa scuola d’arte del Paese e una delle prime al mondo aperte alle studentesse. Dopo la sua prima apparizione all’Esposizione universale di Parigi del 1855, comincia la sua frequentazione con i pittori impressionisti Ingres, Delacroix, Corot, Courbet, Pissarro e Degas. Con quest’ultimo che stringe una profonda amicizia e, per alcuni studiosi, anche una qualche forma d’amore, collaborando con lui in diverse esposizioni.
I soggetti delle sue opere erano, scene di vita intima e familiare ma amò anche ritrarre la classe sociale borghese, cui lei stessa apparteneva, immersa nei suoi svaghi e nelle distrazioni del bel mondo parigino. il teatro, ad esempio, luogo d’intrattenimento privilegiato dalla borghesia.
Mary Cassatt fu soprattutto una donna amica delle donne. Le figure femminile sono le protagoniste dei suoi dipinti: donne nella vita quotidiana, donne in abiti spagnoleggianti (ispirazione derivata da un viaggio a Madrid e a Siviglia), donne madri (l’amore materno). Tra queste donne una in particolare diventa sua fedele amica: la collega pittrice Berthe Morisot. Per evitare pettegolezzi intorno alla sua identità, essendo una ragazza di buona famiglia, usava firmare i suoi dipinti con lo pseudonimo ‘Mary Stevenson’. È sempre dalla parte delle donne che decide di schierarsi, partecipando alla lotta condotta dalle suffragette per assicurare alle donne i diritti politici. Muore il 14 giugno 1926 a Parigi. In segno di riconoscimento per il suo contributo alle arti, la Francia la premiò con la Legion d’onore.