Ravenna è la città che meglio di ogni altra testimonia il passaggio dall'età antica al medioevo. E' stata la capitale dei diversi regni che si sono formati dopo la caduta dell'impero romano, e ognuno di questi ha lasciato i simboli del proprio potere e della propria cultura.
Ravenna fu scelta dall'imperatore Onorio come capitale dell'impero romano di occidente nel 402. Alla caduta dell'impero (476) rimane capitale del breve regno del generale barbaro Odoacre, che verrà presto sconfitto e ucciso con l'inganno dal re ostrogoto Teodorico (493). Nel 540, grazie al valente generale Belisario, fu riconquistata dall'imperatore d'oriente Giustiniano I che ne fece la sede del regno bizantino in Italia (esarcato), e tale rimase fino al 726.
Visitare Ravenna è un po' come viaggiare con una macchina del tempo: ciascuno dei suoi monumenti testimonia l'eredità che la cultura dei diversi popoli romani, ostrogoti e bizantini le hanno lasciato in eredità, quando un intero mondo rovinosamente cadeva e un mondo nuovo, tra mille incertezze, stava appena nascendo.
Sul sito Ravenna turismo & cultura è possibile consultare una rapida guida ai monumenti più importanti ricca di immagini; è inoltre disponibile una visita virtuale a 360° dei monumenti. Una bella galleria di immagini è disponibile sul sito dell'UNESCO.
Figlia dell'imperatore Teodosio, sorella dell'imperatore d'oriente Onorio e imperatrice reggente dell'Occidente per il figlio Valentiniano III. Era stato costruito probabilmente per essere la "tomba di famiglia" dell'imperatrice e del marito l'imperatore Costanzo III ma non fu mai usata come tale.
Particolarmente affascinante la volta della cupola di colore blu con le stelle dorate che, si dice, abbia ispirato il celebre brano Night and day del compositore americano Cole Porter, in viaggio di nozze nella città nel 1920 (ma il brano è del 1932). E' uno degli ultimi esempi di architettura romana originale prima dell'età barbarica.
Fatta costruire dal re ostrogoto Teodorico era dedicata al culto cristiano ariano. In seguito alla conquista bizantina fu riconsacrata al culto cristiano cattolico e dedicata a San Martino di Tours. I mosaici e le raffigurazioni interne, alcune delle quali rappresentavano forse Teodorico stesso e gli uomini della sua corte, furono coperti da nuovi o fortemente modificati. Nel IX secolo le reliquie di Sant'Apollinare furono qui trasferite dall'altra basilica a lui dedicata in città per cui questa, in quanto "nuova basilica per Sant'Apollinare", pur essendo in realtà più antica prese il nome di "nuovo" per distinguerla dall'altra.
Fu fatto costruire dal re Teodorico per farne la sua tomba e tale rimase finché, dopo la conquista bizantina, Giustiniano I ordinò che il corpo di Teodorico venisse rimosso e fece consacrare l'edificio come oratorio per il culto cristiano.
Considerata una delle più importanti basiliche paleocristiane, fu commissionata dall'arcivescovo Ursicino e finanziata dal ricco banchiere Giulio Argentario. Iniziata in età gotica fu però completata in età bizantina e consacrata nel 549 a Sant'Apollinare, tradizionalmente considerato il fondatore della chiesa di Ravenna e primo vescovo della città.
La costruzione della basilica iniziò in epoca gotica quando ancora viveva Teodorico. Fu però completata nel 547 quando Ravenna era già in mano bizantina. La chiesa combina elementi architettonici romani e bizantini come la pianta ottagonale del corpo maggiore. E' uno degli esempi più raffinati di arte paleocristiana e bizantina. E' famosa per i mosaici che raffigurano Giustiniano e l'imperatrice Teodora.