Le tre notti del '43

una produzione Officine della Cultura con il contributo di Regione Toscana e Ministero della Cultura

LE TRE NOTTI DEL ’43

Giorgio Bassani, Florestano Vancini e Guido Fink per raccontare una delle pagine più oscure della nostra storia

di e con Enrico Fink voce, flauto
e I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo

Luca Roccia Baldini basso

Massimiliano Dragoni salterio, percussioni
Massimo Ferri chitarra, bouzouki
Gianni Micheli clarinetto basso
Mariel Tahiraj violino

Il 15 novembre del 1943 squadracce fasciste entrano a Ferrara e compiono una retata di ebrei e antifascisti, che culmina con l’eccidio del Castello Estense in quello che oggi si chiama Corso Martiri della Libertà. Una delle stragi italiane più tristemente famose di quell’inverno atroce.
Lo spettacolo ricostruisce la paura di quella notte e i silenzi che la seguirono, prendendo spunto da testimonianze dirette (in particolare quella di Guido Fink, padre dell’autore), dal racconto «Una notte del ’43» di Giorgio Bassani, dal film che ne trasse Florestano Vancini.
Ne viene fuori un percorso in musica e parola intorno a una delle pagine più oscure della nostra storia, una riflessione quanto mai attuale su un episodio emblematico delle responsabilità italiane durante il fascismo.

La parte difficile della memoria non è ricordare le vittime, tributar loro onori lapidi e commemorazioni. Non è guardare con la ovvia, umana pietà i corpi di quei martiri sotto il muretto, davanti al castello. La parte difficile è girare la cinepresa, così come avviene nel film; e guardare i carnefici, e riconoscerli per quello che sono. I nostri.