Mi piace suonare. Mi piace e mi diverte.
Che sia un clarinetto, un clarone, un’armonica o una fisarmonica, un flauto dolce, un tamburello o una scatola di fiammiferi piena di chicchi di riso, mi piace far suoni e rumori, canzoni e balli, inventare un ritmo e ricordare il passo di un’antica marcia.
Nel teatro e nei laboratori abbino i suoni alle scene, gli strumenti ai personaggi.
Dal 2007 ho riscoperto il piacere di suonare in orchestra, di essere parte di un ensemble strumentale.
Lo dico con fierezza perché ho contribuito a fondare l’ORCHESTRA MULTIETNICA DI AREZZO (OMA), un’orchestra che unisce in un solo palcoscenico musiche e strumenti che hanno fatto anche lunghi viaggi (come l'oud) ma che non hanno perso la loro voglia di esibirsi sulla scena.
E collaboro attualmente con altri gruppi strumentali della mia terra.