ATTREZZATURA

Questo giallo è stato il mio primo telescopio. 

Mi fu regalato dai miei genitori negli anni '80 e con questo occasionalmente mi limitavo a guardare le  "stelle", o almeno quelle che io ritenevo tali oltre naturalmente alla Luna, dalla finestra di casa. In più quando si andava in gita era un nostro compagno di giornate in montagna e ci si osservavano le cime delle montagne ed il panorama non visibile ad occhio nudo.

Ovviamente il cielo notturno o meglio nel dopo tramonto lo guardavo in primavera-estate e prevalentemente dalla finestra del salotto, quando la si poteva tenere aperta. Di stelle ne vedevo sempre una bella "grossa" e splendente, me la ricordo molto bene come se fosse stato ieri.

All'epoca ero ancora un bambino e di certo non avevo coscienza di cosa fosse il cielo. Le uniche fonti di conoscenza potevano essere la enciclopedia domestica, in casa nostra c'era "I 15", la biblioteca e quanto ti poteva venire tramandato dai famigliari.

Altri tempi... bai tempi.

Oggi, 2023, c'è Google e Internet da dove è possibile attingere, seppur con qualche accortezza, qualunque informazioni sia necessaria.

Io e quella stella bella splendente che vedevo da bambino ci siamo ritrovati dopo quarant'anni. Con qualche anno di esperienza in più e comunque poca pratica, l'ho vista in compagnia di quattro compagne più piccoline, molto piccoline. 

Insomma che dire, era poi Giove con e le sue lune più grandi. Clicca qui: Giove 

Devo dire che con un occhio più attento già con questo rifrattorino, oggi si direbbe "un plasticone", Giove e le sue lune sono ben visibili, sapendo cosa cercare. Si riescono a distingue anche le tipiche fasce sulla sua superficie.

A saperlo prima, chissà cosa sarebbe diventata quella prima grossolana osservazione astronomica...

Confido nel futuro.

Le maschere di Bahtinov per la messa a fuoco

Il progetto riguarda una postazione preliminare itinerante. L'idea è quella di costruire una postazione fissa, ma data la densità di "ostacoli" che mi trovo attorno al cortile, devo poter valutare la posizione migliore per avere una buona apertura del campo visivo.

Per questo sarà dotata di tre route pneumatiche, non ancora installate, per poterla spostare comodamente in posizioni diverse, senza bisogno di altri attrezzi, per poi appoggiarla in bolla su tre o quattro piedi.

La colonna, 160x160x1000mm, è stata progettata per poter ospitare la montatura EQM35Pro che ho in questo momento. Dovendola sostituire con una montatura di classe superiore basterà modificare la flangia superiore.

La base in cemento sarà rovesciata rispetto a quanto si vede nella fotografia. Fornirà una zavorra sufficiente per dare stabilità alla colonna in assenza di fissaggio stabile al suolo.

In seguito penserò a progettare una struttura coperta fissa, che dovrà prevedere la zona apribile per il telescopio, ed una zona attigua, magari chiusa e separata con un vetro, dove starà il PC e l'operatore, io.