Intervista al prof. Candido Facco

La ringrazio per aver concesso quest’intervista. Professore, è da molti anni che svolge questa professione e come mai l’ha scelta?

Svolgo questo lavoro da molti anni e sebbene provenissi da un altro tipo di attività, mi ha coinvolto moltissimo sin dall’inizio soprattutto a livello umano.

Proprio la componente umana mi ha convinto a proseguire.


Che consigli si sente di dare agli studenti in ansia per gli esami di terza media? E a quelli che devono invece iniziare il ciclo di studi?

È fisiologico provare ansia prima di affrontare forse la prima prova di rilievo finora, ma il pensiero di aver cercato di fare sempre del proprio meglio e l’impegno profuso per ottenere un risultato positivo bastano per non trasformare l’ansia in paura.

Per quanto riguarda il mio consiglio per un buon inizio del nuovo ciclo di studi è pensare che tutto ciò che si fa ha una forza costruttrice e …distruttrice. Bisogna saper scegliere nel rispetto di sé e di chi pone fiducia in noi.

Sono convinto che avere un obiettivo, qualunque esso sia ed impegnarsi per raggiungerlo è comunque un valore che continua a mantenere la sua validità.


Trova differenze tra gli studenti di qualche anno fa e quelli di oggi?

I sentimenti che si muovono dentro di noi sono uguali sempre, è cambiato forse il modo di esternarli ed è maggiore la paura di non essere compresi, ma il desiderio di stabilire uno scambio affettivo rimane eterno, anche tra docente ed alunno.

Bisognerebbe che gli studenti di oggi imparassero a mettere un po’ più di amore in ciò che fanno.

È l’unico modo per non avvertire la fatica del lavoro.


Si trova bene a lavorare a contatto con i giovani?

Nonostante il gap generazionale, devo dire assolutamente di si. Trovo i ragazzi migliori di noi adulti con tutte le attenuanti del lungo tempo che hanno a disposizione per imparare dai loro sbagli ed i loro entusiasmi sono fortunatamente ancora contagiosi.


Passando a qualche curiosità, che libri le piace leggere e che tipo di musica le piace?

Mi piace leggere di tutto e devo ringraziare i libri per avermi dato la possibilità di accettare i punti di vista degli altri apprezzandone il modo di comunicarli attraverso la magia delle parole. Ho peccato di vanità, scrivendone uno anche io.

Ascolto tutta la musica che è una componente fondamentale della mia vita. Sono appassionato di musica operistica. Possiedo centinaia di registrazioni da ogni teatro del mondo.


E nel tempo libero quali passioni coltiva?

La passione per …la Vita, in molti dei suoi infiniti, misteriosi e sorprendenti aspetti.

Grazie


F.M. IIIE