L'istituto Luce

Nel 1924 nasce il SIC, una società fondata da Luciano de Feo con lo scopo di diffondere pellicole (in particolare documentari volti ad educare la popolazione analfabeta), che venne trasformato nel LUCE il 5 novembre 1925. Ufficialmente lo scopo dell’istituto LUCE era la «diffusione della cultura popolare e della istruzione generale per mezzo delle visioni cinematografiche, messe in commercio alle minime condizioni di vendita possibile, e distribuite a scopo di beneficenza e propaganda nazionale e patriottica». Il 24 gennaio 1929 il Luce fu dichiarato unico organo tecnico cinematografico al servizio dello Stato.

Nel 1927 viene creato il cinegiornale LUCE, la cui trasmissione era obbligatoria prima di ogni proiezione nei cinema e avevano una durata massima di 10 minuti. Nonostante non fossero sempre riferiti direttamente al regime fascista, lo esaltavano sempre anche se indirettamente. Il cinegiornale si soffermava spesso sulla vita dei cittadini italiani.

Le famiglie riprese erano quelle che il partito considerava esemplari: padre lavoratore, numerosi figli atletici e fedeli al regime. Molto raramente venivano raffigurate le donne fuori di casa, che secondo il regime avevano più il ruolo di ‘’angelo del focolare’’ La produzione totale di cinegiornali tra il 1927 e il 1940 è di 3016 video (circa 4 a settimana).

Il Duce era uno dei protagonisti dei cinegiornali. Lo si vedeva in apparizioni sempre dinamiche e veniva esalato ogni suo aspetto, la sua prestanza fisica, il fatto che fosse un uomo di cultura e un donnaiolo instancabile…Nei cinegiornali comparivano spesso anche esponenti di governo, in modo che la gente avesse presente i loro volti.

Spesso Mussolini veniva filmato durante le sue orazioni, che non erano composte da argomentazioni, bensì da motti per colpire la popolazione che lo ascoltava.

Mussolini, inoltre, fu il primo dittatore a servirsi dei mass media sia sotto forma di documentari sia come finzione.

Oltre ai cinegiornali il LUCE produceva anche documentari per istruire la popolazione analfabeta su argomenti come l’igiene, ma anche dei lungometraggi come per esempio la ‘’ Fabbricazione del cappello di pelo di coniglio’’ del 1929, un video di circa 45 minuti dove viene illustrata la produzione appunto di un cappello di pelo di coniglio in uno stabilimento industriale. I lungometraggi, ma anche la maggior parte delle altre produzioni, erano intervallati da scritte che sostituivano il sonoro. Dal 1935 vengono prodotti anche film, tra cui il colossal ‘’Scipione l’Africano’’ di Carmine Gallone.

Nel 1947 la maggior parte dell’archivio LUCE venne requisito dagli americani e restituito solo negli anni ‘60. Inizialmente venne ritenuta necessaria la liquidazione del Luce, in quanto uno degli organi più rappresentativi del fascismo. Già dalla fine degli anni Quaranta si concesse al Luce la possibilità di tornare a produrre cinegiornali e documentari e di rimettere in funzione i propri laboratori di sviluppo e stampa. Il 7 maggio 1958 venne istituito l'EAGC, che assorbì in seguito Cinecittà e il LUCE. Nel 1962 il LUCE avviò la produzione di lungometraggi, in seguito al successo all’estero di un documentario sulle Olimpiadi di Roma del 1960. Oggi il LUCE fa parte di Cinecittà ed online è possibile accedere all’archivio di video storici, quasi interamente completo.

Dal 2011 il LUCE fa parte dell’Istituto Luce Cinecittà. Di particolare importanza è l’istituto storico LUCE, uno dei pochi archivi cinematografici a mettere gratuitamente a disposizione il proprio patrimonio grazie a internet, che si occupa principalmente di catalogazione, ma anche di colorazione e di restauro di vecchi pellicole. Nel 2013 l’archivio è entrato a far parte del registro della storia del mondo, un progetto dell’UNESCO attivo dal 1992 volto a salvaguardare il patrimonio documentario dell’umanità.

Oggi il direttore dell’archivio storico LUCE è Roland Sejko , un ex-regista albanese vincitore del premio David di Donatello nel 2013, con il film Anija, che racconto l’immigrazione albanese in Italia dopo il crollo del comunismo nel 1990.

M.F. IIIE