Teatro

 Questo articolo è a cura di Papis Priscilla.

Il laboratorio di teatro è tenuto dalla professoressa Bottinelli alla scuola secondaria di primo grado di Valmorea.

Quest'anno hanno partecipato 28 ragazzi e sono stati fatti incontri da febbraio a maggio con spettacolo finale il 23 maggio all'oratorio di Cagno.  Ad ogni incontro sono state svolte attività divertenti e, naturalmente, legate al teatro. Lo spettacolo finale è stato realizzato interamente dai ragazzi con copione, costumi, ecc. 

Ad ogni incontro sono state svolte attività differenti:

1) al primo incontro i ragazzi, provenienti sia da Binago che da Valmorea, si sono conosciuti e gli esercizi svolti sono legati all'utilizzo dello spazio e del corpo, come:

-LA POSIZIONE NEUTRA: dove la prof ci ha insegnato in che posizione partire, cioè gambe alla larghezza delle spalle, braccia sciolte lungo il corpo e sguardo fisso. Su questa posizione abbiamo fatto un esercizio che si chiama "la camminata" e che può avere molte variazioni come l'intensità, la velocità e il pavimento su cui si cammina, ad esempio se la prof diceva - camminate su sabbia bollente!-  tutti camminavano come se erano in spiaggia e c'era la sabbia che scottava. Per l'intensità la prof diceva ad esempio -camminate ad intensità 5- e questo si lega alla velocità perché tutti camminavano velocemente.

-LA STATUA: la prof ci divideva a coppie e uno faceva la "statua", l'altro lo "scultore": il compito dello scultore era di mettere l'altra persona in qualunque posizione e alla fine lasciarla lì in modo che gli altri(finito il loro lavoro) potessero ammirarla; il compito della statua era di lasciarsi mettere nella posizione gradita dallo scultore che gli poteva muovere le gambe, le braccia, poteva metterlo in ginocchio, in piedi, sdraiato, insomma poteva fare di tutto tranne che metterlo in posizioni impossibili per lui/lei.

-LA PIZZA: ognuno di noi faceva finta di avere in mano una pizza e doveva muoversi in tutte le posizioni senza farla cadere e quindi mantenendo la mano piatta.


Sono stati eseguiti anche esercizi di fiducia:

-Ci siamo divisi a coppie e a turno un ragazzo teneva gli occhi chiusi, l'altro gli occhi aperti e quello on gli occhi aperti guidava il ragazzo con gli occhi chiusi per lo spazio.

-Ci siamo messi contro il muro da una parte della stanza,  dall'altra c'era la prof.  A turno e al via della prof iniziavamo a correre con gli occhi chiusi e quando lei diceva stop ci dovevamo fermare.

 

Oppure esercizi per l'improvvisazione, come:

-LA CREAZIONE DI UNA STORIA DA UN'IMMAGINE: ci dividevamo in gruppi e la prof dava a ciascun gruppo una foto di pittori differenti e da quella foto dovevano ricavarne una storia che poi raccontavamo e la prof faceva delle critiche costruttive.

-LA CREAZIONE DI UNA SCENA TEATRALE: ci dividevamo in gruppi ed ogni gruppo pensava ad una scenetta teatrale utilizzando anche i costumi. Questo esercizio l'abbiamo svolto diverse volte proprio per esercitarci a recitare.

-COSA PORTERESTI SU UN'ISOLA DESRTA?: ci siamo divisi in gruppi e, a turno, ogni componente del gruppo diceva una cosa che vorrebbe portare su un'isola deserta e poi bisognava motivare la risposta.


Dopo tutti questi esercizi per diversi incontri, ci siamo esercitati per lo spettacolo finale: la prof ha portato il copione iniziale che poi abbiamo guardato, letto, cambiato rendendolo definitivo. A casa abbiamo imparato le battute e al corso abbiamo provato le scene. Nel penultimo incontro siamo andati al teatro di Cagno, dove abbiamo fatto lo spettacolo, e ci siamo esercitati.

Lo spettacolo si chiama "UNA MEZZORA DEL TUTTO INASPETTATA" (titolo proposto da me) ed è stato alle nove di sera del 23 maggio 2023.


Qui proviamo la poesia...

Qui proviamo la scena dello Strillone, di Missi Pissi e dell'Artografo...

Qui proviamo la scena del Giallo...

E qui siamo noi prima di iniziare le prove.

E ora ecco un po' di foto dello spettacolo finale:


Questa è la scena di un dialogo tra due alunne...

Questa è la scena della "secchiona"...

Questa è la scena del Giallo...

Qui abbiamo appena finito lo spettacolo (dopo gli applausi)...

E qui ci godiamo tutti insieme gli applausi.