Serra: La Casa delle Ninfee

Fermati un secondo e pensa di andare indietro nel tempo… cosa noti?... Un padiglione… In vetro e ferro battuto… Bene ti do un aiuto…  Siamo nell’Ottocento, in questo periodo si diffonde la passione per le piante esotiche, così si estende l'uso delle serre, necessarie per la coltivazione e la conservazione di piante per l'ornamentazione dei parterres allora di gran moda.

La tecnica non consentiva in quel tempo di realizzare le vaste superfici arrotondate delle vetrate che caratterizzano oggi una serra moderna, ma queste strutture assumevano piuttosto l'aspetto di padiglioni monumentali o di lunghe gallerie porticate e vetrate Serre, arancere, limonaie non erano allora semplici ricoveri caldi per le piante, ma rappresentavano elementi di vita dell’Ottocento. Vi si davano anche balli, feste e banchetti. La loro architettura quindi faceva parte integrante del giardino.

 Nel caso della serra del giardino inglese di Palermo, si tratta di una struttura a pianta ovale chiusa da una cupola in ferro battuto e vetro. Fu realizzata a metà ‘800 da Giovan Battista Filippo Basile. Nonostante la sua bellezza architettonica e l’espressione di vita che rappresentava un tempo, non sono in molti a conoscerla, tanto che la serra è stata oggetto di numerosi atti vandalici. Scritte spray che deturpano alcuni dei vetri rimasti intatti e ovviamente gli immancabili rifiuti che “arredano” quella che doveva essere una casa per piante delicate. Per rimuovere gli effetti degli atti vandalistici, Vivi Sano onlus ha cucito un progetto addosso alla serra Liberty. Inizialmente si pensava a una “Casa delle orchidee”, ma a seguito di un confronto con l’Orto Botanico di Palermo è emerso che era preferibile realizzare “La casa delle Ninfee”, una serra fredda che ospiterà ninfee, succulente e plumerie e che usi il calore del sole per garantire la temperatura adatta alle piante evitando così di eseguire lavori "pesanti" di adeguamento. Sarà mantenuto così il più possibile il luogo com’era in origine rispettando i suoi caratteri storico-artistici e tenendo conto anche della sostenibilità ambientale. La serra rinascerà e diventerà un luogo per far crescere relazioni umane basate sulla condivisione di idee, accoglienza e cultura.