Pinus pinea

Il pino domestico è un albero della famiglia delle Pinacee, diffuso nel bacino del Mediterraneo, specialmente sulle coste settentrionali, in particolare lungo le coste italiane, dove forma vasti boschi, chiamati pinete.

Si tratta di un albero alto fino a 25 metri, solitamente 12–20 m, con  un portamento caratteristico, con un tronco corto e una grande chioma espansa a forma di globo, che col tempo diventa sempre più simile a un ombrello. Il fusto può essere rettilineo o lievemente curvo, il più delle volte si biforca a varie altezze in rami secondari.

Le foglie sono aghiformi e coriacee  sono a coppie e raggiungono la lunghezza di 10-20cm.

Essendo gimnosperme non producono fiori, ma sporofilli, strutture riproduttive che raggiungono la maturità nei mesi di aprile e maggio.

Dopo la fecondazione si formano gli strobili, in questo caso chiamati pigne, lunghi 8–15 cm di forma ovoidale. Si aprono a maturità per far uscire i semi, chiamati pinoli, lunghi 2 cm, di color marrone chiaro con un guscio coperto da una guaina scura che si gratta con facilità. I semi vengono dispersi dagli animali, tipicamente dagli uccelli, ma oggi perlopiù dall'uomo.

Quest'albero è stato utilizzato a lungo per i suoi pinoli commestibili, sin dalla preistoria. Attualmente è anche coltivato come ornamentale, oltre che per i semi. Piccoli esemplari vengono cresciuti in grandi piantagioni e usati anche per i bonsai.

Questo albero è considerato l'albero simbolo del nostro Paese, tanto che negli stati anglosassoni il pino domestico viene denominato "Italian stone pine".