La scuola che vorremmo

Alla maggior parte dei bambini la scuola non piace; il racconto che scriveremo sarà una scuola pensata dai bambini.

La scuola che vorremmo dovrebbe durare tre giorni alla settimana dal 14 Settembre al 1 Marzo; dovrebbe iniziare alle 7:00 e finire alle 14:30; le maestre non ci dovrebbero dare da studiare e non ci dovrebbero dare i compiti per casa; dovremmo avere la possibilità di giocare a calcio e coloro ai quali non piace il calcio avrebbero immense possibilità come: danzare, giocare a pallavolo, fare giochi da tavolo e praticare judo, karate e kung-fu.

Con la lim si potrebbero guardare i video su YouTube, avremmo a disposizione un tablet e un telefono per giocare e gli alunni più grandi (della V) dovrebbero avere un Playstation 5 a testa con tutti i giochi ed un iphone 13 pro max.

Le lezioni durerebbero 1 ora al giorno e a scuola ci si andrebbe senza grembiule.

Le maestre dovrebbero essere gentilissime con gli alunni.

A pranzo si mangerebbe cibo del McDonald’s e del Burger King e una volta alla settimana si mangerebbe cibo salutare; non si potrebbe andare a casa a pranzo.

I bambini che andranno in questa scuola non imparerebbero il rispetto delle regole al di fuori di di qui, risponderebbero male alle persone, tratterebbero male i loro amici ed sarebbero scortesi con tutti.

Gli studenti non saprebbero rispettare la legge perché in questa scuola le maestre non insegnano loro le regole ed il rispetto.

Questi ragazzi alle medie verrebbero bocciati molte volte e quando avranno sedici anni e faranno ancora le medie lasceranno la scuola e quando saranno adulti andranno in prigione.

Gli alunni non potrebbero imparare molto le materie più importanti tipo geografia per orientarsi, italiano per scrivere e leggere e matematica per i calcoli della spesa e delle tasse.

Quando cresceranno metteranno le X sulle firme, non sapranno gestire i propri figli, non prenderanno mai la patente, non avranno un lavoro eccetera.

Amedeo Bordi e Cristiano Acquaticci,

classe V, scuola primaria “ E. De Amicis “, Colmurano