Questa patente, introdotta nel c.d.s italiano dal gennaio 2013, è la sottocategoria della più comune patente D.
In ogni caso si tratta di patenti superiori utili al trasporto di persone in numero superiore a 9, compreso il conducente; fino a questo numero, infatti, il veicolo viene classificato come autovettura (per cui è sufficiente la patente B).
Che differenza c’è tra la patente D1 e la D?
La patente D consente di guidare tutti i veicoli destinati al trasporto di persone in numero superiore a 9, compreso il conducente.
La patente D1, invece, consente di condurre veicoli omologati per il trasporto di persone in numero superiore a 9 ma non oltre i 17, compreso il conducente (minibus) e lunghezza non oltre gli 8 metri.
E’ possibile anche agganciare un rimorchio leggero, del peso massimo di 750 kg.
Naturalmente, trattandosi, di patenti superiori, analogamente a quanto previsto per il trasporto merci con patente C/CE, anche in questo caso può essere necessario possedere la Carta di Qualificazione del Conducente (C.Q.C.).
Specifichiamo, a tal proposito, che la sola patente D1/D è sufficiente nel momento in cui il trasporto delle persone venga effettuato in conto proprio.
Nei casi in cui si conduca uno scuolabus o un autobus in servizio pubblico (di linea e non di linea-servizio occasionale) o di professione si sia autista, occorre la C.Q.C.
Il possesso di una patente superiore può, naturalmente, rappresentare una buona possibilità di trovare impiego; questo vale per il trasporto merci, come per il trasporto di persone.
Sarà pur vero che conseguirle richiede un certo impegno economico che, comunque, a conti fatti, non è così gravoso ma, soprattutto, nel giro di pochi mesi da quando si è cominciato a lavorare, verrà completamente recuperato.
Per ottenere la patente D1 è sufficiente aver compiuto i 21 anni; per la D, invece ne occorrono 24.
Anche per la patente D1 occorre sostenere l’esame di teoria e quello pratico di guida.
Le regole sono uguali a quelle di tutte le altre categorie di patente: massimo 6 mesi di tempo con 2 prove a disposizione, sia per la teoria che per la guida. Nel caso andasse male la prima prova, il candidato dovrebbe attendere un mese per poter riprovare. Il foglio rosa viene rilasciato il giorno successivo il superamento dell’esame di teoria.
Il programma di teoria, e il relativo esame, sono incentrati sulle norme di sicurezza e il trasporto di persone sui minibus e sulle caratteristiche dei minibus stessi e sono semplificati rispetto a quelli previsti per la patente D.
La prova pratica di guida viene effettuata con un minibus di lunghezza non inferiore a 5 metri e massa non inferiore a 4t.
La validità massima di tutte le patenti superiori è sempre di 5 anni. Questo, quindi, vale anche per la D1 e la D. Il rinnovo, pertanto deve essere effettuato con questa cadenza.
La patente D1, ha una morte naturale al raggiungimento del 60° anno di età; dopodichè è prorogabile, di anno in anno, fino al 68° compleanno sottoponendosi a visita presso la Commissione Medica Locale.
Successivamente non è più possibile guidare autobus e occorre riclassificare la patente in “C” o in “B”.