Dal gennaio 2013 è stata introdotta la patente C1, una variante della C, sostanzialmente una sottocategoria. La patente categoria C1, infatti, consente di guidare autocarri con una massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate e non superiore a 7,5 ed è destinata anche a chi non vuole fare un uso professionale della patente.
PATENTE C1, cosa posso guidare?
Con la patente di guida C1 si guidano tutti i mezzi adibiti al trasporto di cose con una massa complessiva a pieno carico compresa, come già detto, tra le 3,5 e le 7,5 tonnellate, anche trainanti un rimorchio leggero (massa totale non superiore ai 750 kg). La legge specifica anche che i veicoli, guidabili con la C1 devono essere omologati per un massimo di 9 persone compreso il conducente.
Nessun autobus può, quindi, essere condotto con questa patente; essi sono infatti omologati per un numero superiore a 9 posti.
Per fare ulteriore chiarezza, questa patente consente di guidare:
tutti i veicoli della patente B
le macchine operatrici eccezionali
autocarri di massa a pieno carico non superiore a 7,5
motorhome (grandi camper)
E’ evidente, quindi, che con la patente C1 non si possono guidare tutti i mezzi pesanti, a meno che non le venga affiancata la C.Q.C. “merci” conseguita con formazione ordinaria. Diversamente bisognerà attendere di aver compiuto i 21 anni e conseguire la patente C.
Patente C1 ed età
La patente C1 si può conseguire già all’età di 18 anni, a condizione che si sia già in possesso della B. Per la patente C, invece, bisogna attendere i 21 anni di età.
Questa è un’altra differenza importante introdotta con la legge del 19 gennaio 2013.
Generalmente, infatti, per guidare i mezzi pesanti bisogna aver conseguito, oltre la “C” anche la CQC Merci, ovvero la Carta di Qualificazione del Conducente richiesta agli autisti che di professione trasportino merci. Per la CQC è prevista una formazione specifica presso enti autorizzati che prevede la frequenza di un corso di 130h di teoria + 10h di guida.
Teniamo a precisare che per la guida dei motorhome è sufficiente la C1 senza nessun obbligo di C.Q.C.
La C1, in quanto patente superiore, ha una validità di 5 anni fino al compimento del 65° compleanno ed è rinnovabile, come avviene con la patente B, con una semplice visita medica, presso un’autoscuola. Superato il traguardo dei 65 anni va rinnovata ogni 2 anni, rivolgendosi esclusivamente alla Commissione Medica Locale.
Patente C1: come fare per ottenerla?
Le caratteristiche psico-fisiche del guidatore idoneo per la C1 sono diverse e più severe rispetto a quelle previste per la B. È richiesto, infatti, un visus maggiore, con almeno 12/10 complessivi e 4/10 nell’occhio più debole, anche portando gli occhiali. Occorre anche un buon udito. Se nell’esame per la patente B è sufficiente percepire una conversazione a 2 metri di distanza (con eventuali protesi), qui i metri diventano 8 e non è possibile avvalersi di eventuali protesi acustiche. Inoltre, durante la visita medica, per il conseguimento o il rinnovo delle patenti superiori, vengono misurati i tempi di reazione a seguito di stimoli semplici e complessi, acustici e luminosi.
Per conseguire la patente C1 occorre, come di regola, affrontare un esame di teoria ed uno di guida. Va precisato che l’esame teorico previsto per la C1 è stato semplificato rispetto a quello della C. L’esame prevede domande relative a:
argomenti legati alle disposizioni sulla guida
comportamenti da tenere nelle diverse situazioni stradali
sicurezza e precauzioni
regolamenti per il trasporto di cose
documenti di circolazione e di trasporto necessari per lo spostamento di cose, sia a livello nazionale che internazionale
disposizioni che regolano i periodi di guida e di riposo a norma del regolamento (CEE) 15 marzo 2006 n° 561/2006
le precauzioni da adottare in caso di rimozione e sostituzione delle ruote; le limitazioni del campo visivo legate alle caratteristiche del veicolo
disposizioni che regolano dimensione e massa dei veicoli
le disposizioni che regolano i dispositivi di limitazione della velocità; i sistemi di aggancio alla motrice di rimorchi e semirimorchi e relativi sistemi di frenata.
comportamento in caso d’incidente e in particolare le misure da adottare in caso di incidente o situazione assimilabile, compresi gli interventi di emergenza, nonché rudimenti di pronto soccorso
La prova pratica di guida, come per tutte le altre categorie di patenti, serve a valutare le capacità tecniche del futuro guidatore:
controllo dispositivi sicurezza del veicolo (pneumatici, sterzo, freni, impianto di illuminazione, clacson, parabrezza, tergicristalli e livelli: liquido raffreddamento, olio motore e liquido lavavetri)
controllo e impiego della strumentazione (cronotachigrafo)
controllo della pressione dell’aria, del serbatoio dell’aria compressa e delle preparazione alla guida (sistemazione sedile, specchietti, cinture di sicurezza e poggiatesta
sospensioni
controllo sicurezza del carico (chiusure del compartimento merci,teli di copertura, struttura di contenimento)
manovre (retromarcia in curva e parcheggio in sicurezza per operazioni di carico/scarico)
circolazione su strada: partenza da fermo; guida su strada rettilinea e in curva; comportamento nei confronti dei veicoli che provengono dal senso opposto, anche in caso di spazi ristretti; incroci (gestione delle precedenze); cambiamento di direzione (svolta a destra e a sinistra) e di corsia; ingresso/uscita dall’autostrada o strade assimilabili (percorrenza corsia di accelerazione e di decelerazione); sorpasso (effettuarlo, se possibile e subirlo); varie situazioni stradali stradali, se del caso (rotatorie, fermate di autobus/tram, attraversamenti pedonali e ferroviari, guida su lunghe salite/discese, gallerie); adozione di precauzioni nello scendere dal veicolo.
Nell’ultimo punto, sostanzialmente, si viene valutati sulla conoscenza ed il rispetto delle regole stradali coerentemente con l’ingombro di un veicolo di dimensioni e masse ben diverse dalle comuni autovetture. Naturalmente il corso di guida affrontato insieme ad un istruttore qualificato verterà sulla preparazione a tutti i punti summenzionati.
L’esame pratico ha una durata di 45 minuti.
L’esame di pratica si svolge al volante di un veicolo di categoria C con massa limite pari o superiore a 4000 kg, lunghezza pari o superiore a 5 m, capace di sviluppare una velocità di almeno 80 km/ora. Il mezzo deve disporre di ABS e deve essere dotato dell’apparecchio di controllo di cui al regolamento (CEE) n° 3821/85 e successive modificazioni (cronotachigrafo). Lo spazio di carico deve consistere in un cassone chiuso di altezza e di larghezza almeno pari a quelle della cabina.
La burocrazia prevista per questa categoria di patente è identica a tutte le altre: dall’iscrizione decorre un tempo massimo di 6 mesi per prepararsi ed affrontare l’esame di teoria con 2 prove a disposizione. In caso di esito negativo della prima prova si può ritentare una seconda volta, non prima che sia passato un mese e comunque entro la fine dei 6 mesi.
Una volta superata la parte teorica si ottiene il foglio rosa che avrà, nuovamente durata di 6 mesi con 2 prove a disposizione. Anche in questo caso, quindi, è possibile ripetere la prova con le stesse modalità e tempistiche descritte per la teoria. Normalmente bastano poche ore di guida per fare pratica ed imparare sufficientemente bene (mediamente 6).
Il veicolo viene, di solito, messo a disposizione dall’autoscuola che ci ha preparati per la teoria.