Esercitazione didattica:Ecco una rielaborazione da parte di ChatGPT di un contenuto facente parte del testo LU... LE MINGA LE GIUST
PROMPT: BUON POMERIGGIO CHATGPT
Buon pomeriggio! Come posso aiutarti oggi?
PROMPT:Puoi riscrivere il mio testo per renderlo più simile allo stile di C. V.,correggere la grammatica e la punteggiatura?
Certo! Inviami il testo che vuoi riscrivere e farò del mio meglio per dargli uno stile simile a quello di C. V., con la giusta grammatica e punteggiatura.
PROMPT:..... nella pinetina della Castellina.
Mentre la musica riecheggiava nella pinetina, accompagnata dal profumo dei pini, la signora si nascose dietro il casottino del pozzo, scrutando con veemenza la posizione di sua figlia.
Nonostante fosse una serata caldissima con una luna splendida, le ombre dei rami dei pini proiettavano figure confuse sulla pista da ballo all'aperto, impedendole di individuare sua figlia.
All'improvviso, una leggera brezza fece ondeggiare i rami come se volesse rassicurarla sulla presenza della ragazza.
La signora notò che un giovanotto baldanzoso era aggrappato a sua figlia come una cozza, e a causa delle loro diverse altezze, si notava un certo ingobbimento nel giovane aitante.
Guardandosi intorno, la signora scorse delle fascine di rami secchi vicino al casottino e non esitò a prendere un ramo nodoso e consistente.
Con determinazione, lo impugnò saldamente, si avvicinò alla coppia e con decisione assestò quattro randellate chirurgiche al giovanotto: due sulle spalle e due sui muscoli dei polpacci.
Con un agile balzo , afferrò il braccio della donzella ed iniziò a pronunciare una serie di frasi offensive e sessiste, in un dialetto incomprensibile, trascinandola verso casa.
Il giovanotto, basito dalle urla della signora, cercò di fuggire insieme agli altri ballerini, ma i suoi muscoli indolenziti non gli permisero che qualche passo meccanico.
Sembrava il cugino minore di RoboCop che stava imparando a camminare.
Nel frattempo, qualcuno aveva afferrato il mangiadischi che emetteva suoni sconclusionati a causa dei suoi movimenti instabili, e si era rifugiato sotto un altro albero di pino.
Dopo che il trambusto si era finalmente placato, la festa riprese con ancora più fervore.
A causa del buio, non tutti avevano notato le randellate assestate durante l'incidente.
Mentre la gente ballava nel buio più totale, una voce esclamò: "Compa', come va?" "Compà... nel trambusto... mi sono slogata una caviglia," rispose qualcuno con voce lamentosa.
"Non ti preoccupare, appoggia la caviglia vicino a un tronco," suggerì l'amico dj premuroso.
"Ora ti farò sentire una canzone che puoi ballare benissimo: il 'ballo della piastrella' al posto del "ballo della mattonella". "Compà... vaff...," sussurrò nell'oscurità, ma la voce venne subito sovrastata dalla canzone di Don Backy ..L'IMMENSITA'.
La musica ripartì con un ritmo allegro, e la gente iniziò a ballare con passi incerti ma divertiti.
Non importava che ci fosse una caviglia slogata o che le randellate fossero passate inosservate, l'importante era continuare a divertirsi e creare momenti di risate e allegria.
Certo! Ecco il tuo testo riscritto nello stile di C. V.:
Nella pinetina della Castellina, mentre la musica risuonava leggera nell’aria, insieme al profumo dei pini, la signora si rifugiava dietro il casottino del pozzo, con gli occhi da falco a cercare sua figlia.
Era una di quelle serate caldissime, con una luna che sembrava far capolino tra i rami, ma le ombre dei pini creavano forme così bizzarre sulla pista da ballo che non riusciva a scorgere la ragazza.
All'improvviso, una brezza leggera fece ondeggiare i rami, quasi a dirle: “Tranquilla, è tutto sotto controllo!”
Ecco che la signora notò un giovanotto, un vero spaccone, abbarbicato a sua figlia come una cozza su uno scoglio.
Con quella differenza di altezza, il giovane sembrava un po’ ingobbito, poveretto.
Guardandosi attorno, la signora vide delle fascine di rami secchi vicino al casottino e, senza pensarci due volte, afferrò un ramo nodoso e robusto.
Con determinazione, lo impugnò e si avvicinò alla coppia.
Senza pietà, scatenò quattro randellate chirurgiche sul giovanotto: due sulle spalle e due sui polpacci.
Con un balzo da atleta, afferrò il braccio della figlia e cominciò a lanciarle una serie di frasi offensive, in un dialetto che manco a farlo apposta si sarebbe potuto tradurre.
La trascinò verso casa come se stesse portando a spasso un cane ribelle.
Il giovanotto, frastornato dalle urla, cercò di dileguarsi insieme agli altri ballerini, ma i suoi muscoli, dopo quelle randellate, non gli permisero che qualche passo meccanico.
Sembrava il cugino minore di RoboCop che stava tentando di imparare a camminare.
Nel frattempo, qualcuno si era impossessato del mangiadischi, che emetteva suoni sconclusionati per via dei movimenti instabili, e si era rifugiato sotto un altro pino.
Quando finalmente il trambusto si placò, la festa riprese, anzi, con un fervore ancora maggiore.
Nel buio, non tutti avevano notato l’incidente e le randellate.
Mentre la gente ballava al buio, si sentì una voce che esclamò: “Compa’, come va?” “Compà... nel trambusto... mi sono slogata una caviglia,” rispose un altro, lamentoso.
“Non ti preoccupare, appoggiala vicino a un tronco,” suggerì l’amico DJ con tono premuroso.
“Ora ti faccio sentire una canzone che puoi ballare benissimo: il ‘ballo della piastrella’ al posto del ‘ballo della mattonella’.”
“Compà... vaff...,” sussurrò qualcuno nell’oscurità, ma la sua voce fu subito sovrastata dalla musica di Don Backy... “L'IMMENSITÀ”.
La musica ripartì con un ritmo allegro e la gente cominciò a ballare, con passi incerti ma divertiti.
Non importava se c’era una caviglia slogata o se le randellate fossero passate inosservate; l’importante era continuare a divertirsi e creare momenti di risate e allegria.
Spero ti piaccia! Se hai bisogno di ulteriori modifiche, fammelo sapere!