Ventunesima Lezione

Evoluzione del concetto di modello da Alexander Klein a UNStudio

Quali sono le differenze tra lo spreadsheet ed il database?

Nel database le informazioni sono in Righe e colonne: nelle colonne nei field sono dei campi omogenei, mentre le righe sono delle entità.

Nello spreadsheet si può inserire solo un dato algebrico, mentre nei database anche immagini.

Questo introduce anche il concetto di modello, che nel nostro campo si definisce tale: è una maniera di relazionare le informazioni (dal latino “informare” - modellare secondo una forma); dal libro, la parola modello oggettivo , nasce nel periodo dell'illuminismo ed esso postula è da definizioni alquanto oggettivi. Negli anni tra le due guerre ci fu necessità di dare casa a numerosi popoli, analizzate tutte le esigenze ed i dati, nasce una risposta oggettiva; ci furono due pionieri che erano ALEXANDER KLEIN e VAN BERKEL.


Questo primo sviluppo una serie di modelli oggettivi basati sull'alta funzionalità dell'abitare, standardizzando i progetti in quella che era ad esempio la massima efficienza dei percorsi all'interno degli spazi, oppure modelli a scala più grande vennero studiati i modelli basati sulle facciate (es. grandezze diverse per le finestre in base agli spazi) oppure legati alle congiunzioni dei moduli (es. studio dei duplex e degli spazi comuni/corridoi nell’Unité d'habitation di Le Courbousier.

Interessante è dare attenzione alla nascita di uno dei modelli oggettivi che riguarda il “diagramma a blocchi” che è semplicemente legato alla costruzione funzionale degli spazi, si assegna ad ogni funzione un blocco e costruire poi le “adiacenze” tra di essi.

Un altro tipo di modello differente invece è quello del MODELLO PRESTAZIONALE, evoluzione di quello oggettivo e inserito da Christopher Alexander che non fece altro che descrivere o esplicitare gli spazi fino al grado più basso per poi relazionarli attraverso una struttura; questo tipo di modello è stato molto importante e si può vedere di più nel suo libro “note e sintesi della forma”, che poi è un libro super interessante da acquistare e tenere in casa.

Terzo tipo di modello, il più rivoluzionario, ovvero il MODELLO STRUTTURALISMO deriva da una corrente letteraria francese del novecento, esponente maggiore Lévi-Strauss basata su indagini delle strutture parentali nelle società primitive. Tutto si basa su strutture fisse ed altre con delle elasticità, In ambito architettonico infatti, come nell'antropologia, arriva un modello dell'olandese Abraken che con il libro “supports” espone la sua teoria della PARTECIPAZIONE architettonica , dell’ OPEN BUILDING(un edificio con struttura fissa e ed una serie di spazi variabili in cui l'utente può avere un controllo sullo sviluppo dell'edificio, anche Guillermo Aravena con Elemental chile l'ha fatto, oppure anche LAN Architecture che è uno studio parigino che fece anch' esso abitazioni a supporto economico per l'utenza.

La sostituzione odierna di questi modelli però è quella di BEN VAN BERKEL, che sostituisce gli altri modelli con quello del MODELLO DIAGRAMMATICO.

Questo modello di base è interessato alla forma che prendono le informazioni e le sue relazioni, piuttosto che la forma finale. Il processo e le relazioni che intercorreranno nell'architettura é la cosa più essenziale; come un dna dell'architettura

Più che Frank Gehry, c'è un immediato imput che si avvicina al pensiero di Peter Eisenman.

I modelli diagrammatici sono intrinsecamente dinamici e legati ad un insieme di dati. Ma non si può chiudere il concetto se non si affronta la figura di Ben Van BERKEL e di UNstudio che sono un po’ i protagonisti di questo sport.

I diagrammi generati da questi ultimi sono dovuti alle conseguenze dei nativi digitali, e se Frank Gehry lavora attraverso la generazione parametrica di plastici o schizzi loro hanno un approccio legato allo sviluppo di diagrammi formati su concetti come intensità luminosa, tipi di persone e attività, flussi dei trasporti e tutto quel che statisticamente si può trovare dalle esigenze di progetto.

Altri due edifici famosi sono:

Casa mobius in Olanda, progetto di quest’ ultimi, con un modello diagrammatico che si basa sul nastro di mobius; si tratta infatti di una casa monofamiliare che ha la necessità di accogliere anche gli studi di due degli utenti della famiglia, essa è una riproposizione di tutte le funzioni che si intrecciano sulla base delle necessità di ogni componente della famiglia. ( clamoroso il diagramma a blocchi della casa, per la sua efficiente semplicità) 

L’ approccio come abbiamo detto è semplicemente un'evoluzione di quelli che erano i vecchi modelli e sicuramente non può passare inosservato uno degli edifici più interessanti basato su questo concetto, il museo della Mercedes Benz vicino Stoccarda.

In questo edificio il diagramma diventa interattivo e nasce dalla selezione di sistemi complessi che vanno a generare una forma meno complessa sviluppata serialmente in altezza, la differenza maggiore é infatti il processo mutevole e dinamico che lo compone: in questo edificio il risultato è una pelle membrana con una ricerca estetica che contiene quelli che sono gli spazi generati dai diagrammi studio.

Qui lo studio cerca di trattare L equilibrio dell' ESTETICA e della FUNZIONALITÀ, ed una volta generati i diagrammi sulle esigenze, pensano ad un edificio a forma trilobata in cui i core sono al centro, in cui si ha un vuoto a tutta altezza; i core hanno anche una natura strutturale ed intorno a questo vuoto si sviluppano i diversi solai destinati a varie e numerose funzioni.

La forza di queste nuove programmazioni è proprio lo sviluppo di un sistema complesso che parte da un modello effettivamente facile, pertanto se Eisenman si associa ai vettori e Frank Gehry ai volumi, possiamo associare ai diagrammi Ben Van BERKEL e UNstudio.