INTERVISTA ALLA DIRIGENTE SCOLASTICA

Francesca C., Eleonora M.

Lo scopo di oggi è conoscere uno dei più importanti personaggi della scuola (se non il più importante): la Preside. Esatto, oggi conosceremo la tanto temuta Dirigente. Ma ci sarà bisogno di avere paura di lei? Lo scopriremo grazie a quest’intervista!

Ho cercato di mettermi nei panni di tutti gli studenti della scuola e fare alla Preside le domande necessarie per conoscerla. Magari scopriremo che anche lei è "umana"!

A quale altro personaggio vorreste fare delle domande? Ci penso io!

Ma ora, ecco a voi Raffaella Norese!

-Cosa l’ha spinta a fare questo tipo di lavoro e come si sente a ricoprire un ruolo così importante?

Mi ha spinto la voglia di mettermi alla prova. Me lo consigliò una Preside di un Istituto in cui lavoravo e mi chiesi “potrebbe cambiarmi la vita?”. È un semplice lavoro e cerco di fare il possibile.

-Si è pentita di questa scelta?

A volte sì. È un lavoro molto duro, anche perchè sono diventata preside nel 2019, proprio con l'inizio della pandemia.

-Cosa migliorerebbe in questa scuola e cosa invece non cambierebbe?

Mi piacerebbe potenziare gli spazi verdi per creare ambienti di apprendimento diversi e imparare in modo diverso. Invece non cambierei il corpo insegnante. Ho trovato persone brave e competenti.

-Cosa ne pensa del giornalino scolastico?

Mi piace molto l’idea che gli studenti si mettano alla prova: è una cosa curiosa.

-Quale materia odiava di più a scuola?

Mi piaceva molto andare a scuola. Non c’era una materia che odiavo, piuttosto non andavo molto bene in disegno e nei temi. Andavo bene, invece, in inglese e in matematica, che è diventata la mia materia d’insegnamento. La trovo una materia bellissima, una terra comune, è la lingua che tutto il mondo parla. Mi piace talmente tanto insegnarla, che ogni tanto m’intrufolo nelle classi e faccio lezione.

-Ha mai preso una notta, ma soprattutto… ha mai copiato?

Non ricordo di avere mai preso una nota. Non ho mai copiato, ma (lo ammetto) ho fatto copiare, soprattutto Vincenzo, il mio compagno di classe che era seduto dietro di me.

-Che rapporto aveva con i suoi compagni?

Molto bello e ho ottimi ricordi. A volte io e i miei compagni del liceo ci ritroviamo ancora oggi, avevamo, infatti, creato insieme una bellissima compagnia. Un mio amico ha addirittura iniziato a chiamarmi Olga, perché secondo lui assomigliavo a un'olandese.

-Qual è stato il suo percorso di studi?

Ho fatto il Liceo Scientifico, poi ho frequentato Biologia e successivamente mi sono specializzata in Patologia clinica e ho preso l'abilitazione all'insegnamento per le scuole secondarie, che ho passato senza nemmeno studiare troppo.

-Lo ammetta, qual è il suo professore preferito?

NO COMMENT, è come dire qual è il tuo figlio preferito.

-Qual è, secondo lei, il modello di alunno perfetto?

È un alunno che impara a ragionare con la sua testa, ma è anche educato.

-Ha mai letto un libro che l’ha cambiata?

Tutti i libri cambiano. Devo ammettere che sono una lettrice accanita. Mi ricordo della mia vecchia professoressa d’italiano che mi ha fatto amare i Promessi Sposi, ma non smetterò mai di leggere Piccole Donne.

-Nelle pause cosa preferisce fare?

Quali pause? Ho molti impegni che mi tolgono il tempo libero, l’unica pausa che mi posso permettere è il caffè.

-Qual è la sua regione d’origine?

Sono nata in Liguria, ma la mia famiglia proviene da tutta l’Italia settentrionale.

-Se dovesse fare un viaggio quale posto sceglierebbe?

Amo molto viaggiare, ma se devo scegliere, me ne starei nel Nord Europa al fresco!

-Qual è il suo più grande sogno?

Non ho ambizioni particolari. Mi basterebbe vivere e lavorare in serenità e in salute.

-Qual è il suo colore preferito?

Mi piacciono i colori accesi, anche se una mia carissima amica mi regala qualsiasi cosa fucsia chiamandolo il color Raffa.

-Qual è invece il suo animale preferito?

Mi sono sempre piaciuti i cani di taglia grossa, tuttavia come animale domestico ho un gatto di tredici anni, si chiama Pippo: l’ho salvato dalla strada quando era un cucciolo.

-In quale animale s’identificherebbe?

Non ci ho mai pensato. Credo in un cane o comunque in un animale leale.

-Praticava sport da piccola?

Ho praticato diversi sport, ma ho sempre amato il basket, trovo invece noioso il calcio. Quando ci sono le Olimpiadi nessuno mi stacca dalla televisione.

-Come ha passato l’adolescenza e qual è il periodo preferito della sua vita?

Sinceramente ho vissuto bene e vivo tuttora bene il presente. Non ho il desiderio di tornare a quando avevo 20-30 anni.

-Ci potrebbe descrivere com’è la Dirigente fuori dalla scuola?

Sono uguale sia dentro sia fuori dalla scuola, ovviamente fuori sono meno formale. Mi descrivono allegra, tranquilla e disponibile, non nego di essere anche un po’ gossippara.

-Manca poco alla fine dell’anno, cosa augurerebbe alle terze?

Auguro una buona estate, un futuro sereno e spero che abbiano fatto la scelta giusta, auguro loro di portare avanti i valori imparati alle medie e di scegliere ogni cosa con il cuore.

-Ultimissima domanda: cosa augurerebbe, invece, a tutti i suoi alunni?

Auguro a tutti di essere persone gentili e di vivere in gentilezza.


Eccoci qui, abbiamo concluso la nostra intervista. Ho trovato la Preside molto disponibile e simpaticissima! Ora posso rispondere alla domanda che ho fatto all’inizio: c’è bisogno di avere paura di lei? Assolutamente no! È una persona fantastica, ma soprattutto "umana".

Un grazie speciale va a Eleonora, della 2A, che mi ha aiutato in quest’impresa e grazie alla Preside che ci ha permesso di conoscerla per com’è davvero.


Raffaella Norese, Dirigente scolastica dell'I.C "P. Straneo"

Un momento dell'intervista alla Dirigente.