Uno dei più grandi maestri del Rinascimento, Alessandro Filipepi, detto Sandro e poi soprannominato Botticelli (dal soprannome di un suo fratello), nasce a Firenze nel 1445. Il padre è un benestante conciatore di pelli che può permettersi che suo figlio Sandro, invece di imparare il suo lavoro, gli fa seguire studi letterari ed artistici. Sandro Botticelli prima lavora nella bottega orafa del fratello, poi, per tre anni fa l'apprendistato pittore nella bottega dell'anziano pittore di successo Filippo Lippi (1406-1469), fino al 1467. Al termine di questo periodo, apre una sua bottega e fa da aiutante al già famoso scultore Andrea del Verrocchio e ottiene i primi incarichi da pittore. I primi dipinti del Botticelli risentono dell'influenza del Lippi, come la figura allegorica destinata al Tribunale di Firenze la "Fortezza", commissionatagli dai De' Medici. Nel 1472 Botticelli si scrive all'Accademia di San Luca e diventa uno degli artisti prediletti di Lorenzo il Magnifico.
Nel pieno della giovinezza Sandro Botticelli partecipa con entusiasmo alla fervente vita di corte, dove incontra le personalità più eminenti dell'epoca e fa proprie le concezioni umanistiche e neoplatoniche della cerchia d'intellettuali della Corte medicea. La "Primavera", il dipinto forse più famoso del Botticelli, viene commissionato dai fratelli Lorenzo e Giovanni di Pierfrancesco de' Medici; la bellissima donna che impersona la primavera, è la perfetta rappresentazione letteraria della Donna simbolica che, nell’Umanesimo, sublima in se le passioni, segno di misura, di virtù, di bellezza, poesia e armonia del cosmo. Nel 1481, Botticelli, come tutti i pittori in vista, viene invitato a Roma da Papa Sisto IV che lo incarica, con il Ghirlandaio, il Pinturicchio, il Perugino e Cosimo Rosselli, di realizzare la decorazione delle pareti della Cappella Sistina appena terminata. Botticelli ha l'incarico di affrescare tre storie della Bibbia: la "Giovinezza di Mosè", la "Punizione di Korah, Dathan e Abiron" e la "Tentazione di Gesù Cristo"