Galileo Galilei davanti al Tribunale dell'Inquisizione di Cristiano Banti (1857)

Analisi dell'opera:

L’olio su tela raffigura Galileo al cospetto della Santa Inquisizione di Roma. Nel dipinto è palpabile la tensione dell’incontro: l’inquisitore si rivolge a Galileo con ferma severità (la fronte corrucciata, l’indice puntato sulla pergamena dell’abiura), i due monaci a fianco abbassano lo sguardo dubbiosi e intimoriti, mentre lo scienziato sembra, ancora una volta, atteggiarsi a fiero distaccato osservatore della circostanza. Nell’opera si evince il contrasto di fondo che riguarda le due diverse posizioni ideologiche: da una parte quella che vede coinvolta la Chiesa, chiusa e ottusa, in posizione di radicale rifiuto nei confronti di Galileo, l’altra è a favore dell’evidenza scientifica, del libero pensiero e della razionalità.

Il dipinto ottocentesco riscatta dunque la scienza moderna che si staglia luminosa, con Galileo, al di sopra di ogni altra figura presente sulla scena.

Pennisi Adriana

FONTE: http://brunelleschi.imss.fi.it/isd/iisd.asp?c=34688&xsl=4&gr=1