L’Istituto Scarabelli-Ghini ha sede in un'antica villa vescovile circondata da un prezioso patrimonio arboreo che conta trecento specie, da un orto botanico e da area agricola di oltre 30 ettari.
Per la peculiarità dell’impianto architettonico, la Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna il 1 febbraio 2006 ha dichiarato l’Istituto di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 comma 1 e 12 del D. Legl 22 gennaio 2004 n. 42.
Nella relazione storico artistica allegata al suddetto Decreto, si è motivata l'istituzione della tutela così: “per la storia e per le sue caratteristiche architettoniche ed artistiche il complesso dell’Istituto Scarabelli, l’edificio principale, gli edifici accessori e le ampie aree coltivate, costituiscono una testimonianza molto importante della cultura scolastica del Paese e del suo rapporto con il territorio, e presentano pertanto interesse culturale".
Per rendere ancor più efficace questa tutela e per valorizzare il patrimonio scientifico-testimoniale costituito dalle collezioni naturalistiche, agronomiche e zootecniche presenti all'interno dell'istituto, è stato pensato e realizzato il progetto pilota "Il Museo prende vita, dalle collezioni storiche dell’Istituto Scarabelli alla biodiversità".
Assieme ad altri presentati dall'Istituto, questo progetto è stato finanziato dal PNRR Istruzione - "Nuove competenze e nuovi linguaggi Missione 4 - C1 - Investimento 3.1 ".
L'obiettivo del progetto è stato duplice:
avviare un processo di gestione/conservazione attiva del beni scientifico-testimoniali presenti,
sperimentare nuove modalità di divulgazione dei contenuti delle collezioni stesse.
Durante l'anno scolastico 2024-2025, il progetto ha coinvolto numerosi studenti delle classi seconde, terze, quarte e quinte in attività pomeridiane extra-curricolari (20 ore complessive).
Si sono svolte attività di riordino, digitalizzazione e comunicazione incentrate su una prima tranche di esemplari tassidermizzati raccolti nella sezione ornitologica della collezione. La metodologia didattica è stata principalmente quella delle lezioni-azioni, con attività laboratoriali e operative svolte in spazi interni dell'istituto non eccessivamente convenzionali (biblioteca, aula informatica, corridoi espositivi), con il supporto costante e spesso individuale dell'esperto scientifico e del docente tutor e con l'utilizzo sempre presente della tecnologia digitale [Digicom 2 e 3]. In questo modo si sono ridotti al minimo i momenti passivi di lezione frontale.
Il progetto è stato ideato, condotto e coordinato dalla docente interna Antonella Martelli e dall'esperto naturalista Andrea Serra, socio fondatore di Ecosistema, una società cooperativa costituita nel 1998, che promuove la conservazione della biodiversità e l'uso sostenibile delle risorse naturali nei processi di sviluppo attraverso lo studio, la pianificazione, la progettazione e la gestione di: A) azioni e interventi di conservazione, B) superfici naturali, seminaturali e rinaturalizzate, C) strumenti informatici e strutture didattiche e divulgative.
Ricognizione-censimento dei materiali presenti fisicamente, partendo da un lavoro (svolto preliminarmente al progetto) di paziente raccolta dati dai registri "storici"dei beni inventariati dall'Istituto tra gli anni cinquanta e gli ottanta del secolo scorso. Essendo l'inventario di base così prodotto molto cospicuo (oltre quattrocento voci), si è optato per un controllo di presenza dei soli esemplari tassidermizzati compatibile con il monte-ore a disposizione. La ricerca parziale è stata svolta nell'ambito delle singole collezioni ornitologiche e teriologiche, che costituiscono comunque parte consistente dei beni. L'attività si è confrontata con la disposizione non ordinata (e alle volte davvero caotica) degli esemplari all'interno di numerosi armati-vetrina ubicati in vari corridoi dell'istituto. Si è infine aggiornato con quanto rilevato l'elenco inventariale, nel frattempo informatizzato su database, completandolo per gli esemplari cercati e trovati con la loro collocazione attuale negli armadi-vetrina e con eventuali segnalazione in nota (REPORT ESTRATTO DAL DATABASE, aggiornato al 6 febbraio 2025).
Manutenzione di una prima selezione di esemplari tassidermizzati, scelti all'interno della sezione ornitologica della collezione. Si sono selezionate quasi esclusivamente specie autoctone tipiche delle zone umide della regione, ipotizzando la loro successiva esposizione in vetrine tematiche. Queste ultime potrebbero stimolare futuri approfondimenti didattico-educativi sull'importanza ecologica di tali ambienti e dei loro servizi ecosistemici oppure anche sulla gestione territoriale sostenibile e sui finanziamenti rivolti al mondo agricolo per interventi agro-climatico-ambientali. Le attività svolte sono state: a) la conferma della determinazione originaria degli esemplari (attraverso il confronto con la manualistica di riferimento acquisita appositamente e con siti internet specialistici), b) la pulizia degli esemplari utilizzando adeguati strumenti e indossando idonee protezioni e c) la documentazione fotografica dell'attività di manutenzione, completata con la compilazione di schede di riepilogo e con l'archiviazione delle foto nel cloud di progetto.
Ricerca e organizzazione di contenuti sulle specie target oggetto di manutenzione. I contenuti sono stati selezionati da fonti bibliografiche (manualistica aggiornata e acquisita appositamente, altro materiale bibliografico portato in consultazione) e da siti internet (istituzionali o di settore, sufficientemente autorevoli). I contenuti sono stati quindi organizzati attraverso la costruzione e l'implementazione di una griglia informativa standard ("sistematica", "conservazione e protezione", "caratteri distintivi", "distribuzione della specie", "habitat preferenziali", "riproduzione e sviluppo", "alimentazione", "altre informazioni etologiche ed ecologiche"). È stata fatta contemporaneamente una ricerca di materiale iconografico pertinente, attraverso la selezione su internet di fotografie con licenza Creative Commons di adeguata qualità o lindividuazione di clip audio-video liberamente consultabili. Si è svolta infine l'archiviazione di tutti i materiali elaborati/acquisiti su un supporto informatico condiviso (il cloud di progetto), per futuri riutilizzi in altre attività scolastiche.
Progettazione e realizzazione di pagine web sul Google Workspace dell'istituto, in forma di schede monografiche per ogni specie target. Si è utilizzata l'applicazione Sites, compresa nel workspace, per accelerare la curva di apprendimento degli studenti, essendo questo prodotto parte di un ecosistema informatico utilizzato quotidianamente dagli studenti stessi e profondamente integrato con diverse altre applicazioni di impiego abituale.
Riallestimento di un armadio di grandi dimensioni con vetrine doppie, per proporre l'esposizione tematica degli esemplari selezionati e oggetto della manutenzione. Si sono sanificati e puliti dapprima armadio, scaffali e vetrine, poi si è proceduto alla collocazione degli esemplari. Per ognuno è stato prodotto un nuovo cartellino identificativo contenente nome comune e scientifico. Per consentire un approfondimento ad altri studenti/docenti non coinvolti nel progetto oppure anche a eventuali visitatori dell'istituto, è stato inserito un QRCode che consente la lettura mediante smartphone della scheda web delle singole specie esposte.