𝐿𝒜 𝒯𝒜𝒱𝒪𝐿𝒜 𝑅𝐼𝒩𝒜𝒮𝒞𝐼𝑀𝐸𝒩𝒯𝒜𝐿𝐸
Gianni Catucci
Rinascimento è un'età di artisti e letterati. I signori e i principi non amavano confondersi con il volgo.
Rinascimento è un'età di artisti e letterati. I signori e i principi non amavano confondersi con il volgo.
In quest'epoca i ceti dominanti volevano mostrare la loro distanza dal resto della società con il modo di vestire e conversare.
In quest'epoca i ceti dominanti volevano mostrare la loro distanza dal resto della società con il modo di vestire e conversare.
In epoca rinascimentale ci si doveva cibare secondo la "qualità della persona".
In epoca rinascimentale ci si doveva cibare secondo la "qualità della persona".
La qualità era la ricchezza dell'individuo, la sua posizione sociale.
La qualità era la ricchezza dell'individuo, la sua posizione sociale.
Era assolutamente normale che il popolano colto a rubare un frutto pregiato nelle terre dei signori venisse punito per il furto, ma anche redarguito per non aver rispettato le norme sociali contentandosi di rape, cipolle e aglio.
Era assolutamente normale che il popolano colto a rubare un frutto pregiato nelle terre dei signori venisse punito per il furto, ma anche redarguito per non aver rispettato le norme sociali contentandosi di rape, cipolle e aglio.
Il consumo di determinate libagioni divenne un modo per mostrare il potere del signore o del principe di un turno.
Il consumo di determinate libagioni divenne un modo per mostrare il potere del signore o del principe di un turno.
Per l'aristocrazia era cambiato il modo di ostentare l'opulenza anche a tavola. La tavola diveniva il palcoscenico dove rappresentare le proprie ricchezze.
Per l'aristocrazia era cambiato il modo di ostentare l'opulenza anche a tavola. La tavola diveniva il palcoscenico dove rappresentare le proprie ricchezze.
Non era decoroso per un uomo di corte e per un signore dare molta importanza al cibo. L'ospite da buon aristocratico doveva ammirare l'abbondanza e la qualità delle vivande.
Non era decoroso per un uomo di corte e per un signore dare molta importanza al cibo. L'ospite da buon aristocratico doveva ammirare l'abbondanza e la qualità delle vivande.
Il culmine di questa tendenza all'ostentazione si raggiungeva nelle grandi occasioni, con i banchetti a tema come quello organizzato per il matrimonio del duca di Ferrara con l'arciduchessa di Ferrara nel 1565.
Il culmine di questa tendenza all'ostentazione si raggiungeva nelle grandi occasioni, con i banchetti a tema come quello organizzato per il matrimonio del duca di Ferrara con l'arciduchessa di Ferrara nel 1565.