I Veda: le quattro raccolte

I Veda sono un'antichissima raccolta in sanscrito vedico di testi sacri dei popoli arii che invasero intorno al XX secolo a.C. l'India settentrionale, costituenti la civiltà religiosa vedica, divenendo, a partire dalla nostra era, opere di primaria importanza presso quel differenziato insieme di dottrine e credenze religiose che va sotto il nome di Induismo.

Sono un complesso di testi sacri da cui prende nome la più antica religione delle popolazioni arie dell’India (vedismo), da cui successivamente si svilupperà l’induismo. I V. sono compresi in 4 raccolte, dette propriamente: Ṛgveda («v. degli inni»), raccolta originale e la più importante fra tutte; Yajurveda («v. delle formule sacrificali»), la cui materia è in parte ricavata dal Ṛgveda e in parte originale; Sāmaveda («v. delle melodie»), dedicato anch’esso alla pratica del sacrificio e precisamente al canto liturgico.

Nella forma in cui si presenta la religione vedica è un politeismo complesso, in cui si ravvisa la chiara tendenza di molte delle divinità a sistemarsi nell’ambito di tre livelli funzionali rappresentati dalla ‘sovranità’, dalla ‘forza’ e dalla ‘ricchezza’ (fecondità e produzione di beni).

Accanto a queste divinità, nel Ṛgveda sono dedicati circa 200 inni ad Agni, il fuoco sacrificale, e 120 al soma, la bevanda sacra che è al centro del culto vedico; insieme a Indra (250 inni), questi sono gli dei più menzionati, cosa che non diminuisce il rilievo gerarchico degli dei sovrani, in quanto il Ṛgveda è per la massima parte destinato ai riti del soma che si prospettano come incremento di forza per Indra e che vengono eseguiti mediante Agni.